Non insegnate ai bambini: differenze tra le versioni

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{{w|musica|aprile 2006}}
{{Canzone
|titolo= Non insegnate ai bambini
|autore= Gaber
|editore=
|anno= -1970
|genere= musica leggera
|stile=
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'''Non insegnate ai bambini''' può essere visto come il testamento spirituale di [[Giorgio Gaber]], e non è certo un caso che sia stata scelta come accompagnamento musicale al funerale del ''signor G.''.
 
Accade spesso nelle canzoni di questo autore che il testo sia preminente rispetto alla [[musica]], ma in questo caso la cosa è immediatamente visibile: il [[tempo (musica)|tempo]] è infatti lentissimo, e ci sono lunghe pause tra le parole, che si avvertono declamate con fatica.
 
Musicalmente, la struttura del brano è la seguente:
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V-di-vi vi
 
Formalmente si potrebbe considerare un'unica [[strofa]] data dall'insieme di A e B; sembra però meglio esplicitare una divisione che è anche nello stile musicale.
 
La strofa A è composta da 11 battute, un numero indubbiamente poco standard. La [[tonalità]] è chiaramente il [[do]] maggiore, salvo una modulazione finale verso la tonalità relativa di [[la]] minore. La struttura non prevede un accordo di dominante, lasciando al più debole passaggio attraverso la sottodominante l'affermazione della tonalità. Anche il passaggio in la minore è molto rapido: infatti il basso scende immediatamente al sol per introdurre la strofa B. Questo è l'unico punto, tra l'altro, dove si rompe la struttura "un accordo ogni due battute": i do7+ sono, infatti, semplici coloriture.
infatti semplici coloriture.
 
== Strofa B ==
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IV V I
 
Otto battute dove il ritmo armonico accelera improvvisamente. Da notare il passaggio inusuale IV-iii, e la [[cadenza]] evitata, vale a dire il la minore invece che il do che ci si aspetta. Questo è l'equivalente musicale di affermare "sì, ho detto queste cose, ma non è ancora finita!" In questo contesto, credo si comprenda meglio l'esortazione a non ''insegnare'' ai bambini il teatro, che deve essere piuttosto sentito come cosa loro, e non materia di studio.
 
== Ritornello ==
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I
 
Quattro battute fisse sulla tonica, con giusto la coloritura di una sesta aggiunta. La [[melodia]] è discendente, si direbbe più per tendere al riposo che alla disperazione: non è affatto chiaro se nel testo "il mondo" sia un [[soggetto (linguistica)|soggetto]], come nel girotondo originale, oppure [[complemento oggetto]], esortando così l'ascoltatore a cambiare questo mondo.
 
== Middle 8 ==
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La parte indubbiamente più interessante dal punto di vista [[armonia (musica)|armonico]].
Sette battute, -per anchele quiquali Gaber preferisce lasciare perdere le divisioni usuali e accorciare la struttura, forse anche per compensare il tempo lento. L'accordo di si maggiore, che è estraneo alla tonalità di do maggiore, introduce in realtà una strana modulazione... in [[sol]] maggiore. Sì, alcuniAlcuni potrebbero dire che in realtà il si maggiore è la dominante del mi minore, ma armonicamente il brano è ancorato in una tonalità maggiore.
 
Resta interessante il modo in cui la cadenza in sol viene presentata: utilizzare il secondo grado maggiore (il la) come sostituto della [[dominante]] è usuale solamente all'inizio di una melodia, non alla sua conclusione.
 
Anche il passaggio finale risulta interessante, perché evita la cadenza classica V-I, anticipandola. Detto in altro modo, dopo il do maggiore in primo rivolto e quindi con il basso mi, ci si aspetterebbe un sol (maggiore oppure settima), e infine il do che conclude la cadenza. Trovarsi subito il do, invece in un certo senso sembra dire "no, siamo già arrivati dove volevamo!".
 
== Collegamento esterno ==