Metallocarbonile: differenze tra le versioni

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[[File:CObondingmodes2-IT.GIF|thumb|right|380 pxupright=1.7|Metallocarbonile terminale e [[Cluster (chimica)|cluster]] metallocarbonilici]]
Un '''metallocarbonile''' è un [[complesso (chimica)|complesso]] formato da un [[metallo di transizione]] e da [[molecola|molecole]] di [[monossido di carbonio]] (CO). I metallocarbonili ''omolettici'', che cioè contengono solo [[ligando|ligandi]] CO, sono genericamente indicati come M(CO), mentre quelli che contengono anche altri ligandi sono indicati come L<sub>n</sub>M(CO).
 
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==Struttura==
[[File:Iron-pentacarbonyl-3D-balls.png|thumb|right|200 px|Struttura a bipiramide trigonale del [[pentacarbonilferro]]]]
La formazione dei metallocarbonili rispetta generalmente la [[regola dei 18 elettroni]], che corrisponde tipicamente alla condizione di massima stabilità dovuta al riempimento degli [[orbitale molecolare|orbitali]]. Ad esempio, il [[cromo]] possiede 6 [[elettroni]] di [[valenza (chimica)|valenza]] e necessita quindi di altri 12 elettroni: legandosi con 6 molecole di CO, ciascuna delle quali porta un contributo di 2 elettroni di valenza, forma il composto Cr(CO)<sub>6</sub> con 18 elettroni sistemati negli orbitali a maggior carattere legante. Gli elementi dei gruppi [[elementi del gruppo 9|9]] e [[elementi del gruppo 10|10]] della [[tavola periodica]] tendono frequentemente a formare metallocarbonili con 16 elettroni di valenza, come nel caso di [[tetracarbonilnichel|Ni(CO)<sub>4</sub>]].