TII due eserciti infine concordarono per sottoporre la questione sulla legittimità del Califfato a un arbitrato. Il rifiuto di una larga parte dell'esercito di ʿAlī di combattere fu decisivo per l'accettazione dell'arbitrato. La questione di chi sarebbe potuto essere l'arbitro della parte alide costituì un altro problema. [[Ash'ath ibn Qays]] a qualche altro rifiutarono i designati di ʿAlī, [[Abd Allah ibn 'Abbas]] e [[al-Malik al-Ashtar]], insistendo invece per [[Abu Musa al-Ash'ari]], che non era esattamente un sostenitore convinto del califfo, dal momento che egli stesso aveva sconsigliato i [[Kufa|Kufani]] dal sostenerlo. Finalmente il califfo accettò come suo arbitro Abu Musa.
In realtà non si esclude che i resoconti storici della questione siano stati notevolmente manipolati dagli storici della successiva età [[Omayyadi|omayyade]] e che, di fatto, ʿAlī non abbia approvato l'arbitrato, disinteressandosi d'una questione tanto astratta, convinto di poter imporre coi fatti la sua politica.