Jenisch: differenze tra le versioni

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====La storia della famiglia Lossa e di Ernst====
{{quote|<small>Per nascondere questo massacro, la [[Aktion T4|T4]] lanciò una vasta operazione di occultamento che comprendeva lettere di condoglianze, falsi certificati di morte intesi a ingannare parenti e tutori delle vittime|Dizionario dell'Olocausto, a cura di Walter Laqueur, Volume I, pag. 282, Editoriale L'Espresso su Licenza Einaudi, Roma 2012 ISBN 771128608140</small>}}
A metà degli anni 1930 infatti i nazisti tedeschi iniziarono la "lotta contro la piaga zingara". Non solo contro Rom e Sinti, ma anche contro i cosiddetti " vagabondi errantei zingari", ovvero gli jenisch. Un imprecisato numero furono arrestati e portati insieme con gli altri ''zingari'' nei campi di concentramento dove trovarono la morte. Solo pochi sopravvissero. Eclatante e conosciuto, grazie ai '' mass media'' di tutto il mondo è ''l'esecuzione'' del giovane Lossa. [[Ernst Lossa]] fu una delle tante giovani vittime Jenisch ucciso a soli 14 anni con due iniezioni letali di [[morfina]] e [[scopolamina]], nella filiale di [[Irsee]] della cosiddetta ''casa di cura '' di [[Kaufbeuren]],<ref>[[Kaufbeuren]] fu uno dei tanti centri con reparti pediatrici costituiti per l'eliminazione fisica di bambini e ragazzi, l' eutanasia. Il primo come fa notare un Dizionario dell'Olocausto : ''[....] venne costituito vicino a [[Berlino]] nell'ospedale di [[Brandeburgo]]-Gorden diretto da Hans Heinze. Ben presto ne venneroi aperti altri a [[Eglfing]]-[[Haar]] diretti da [[Hermann Pfannmüller]] , A Eichberg da Friedrich Mennecke, a [[Kaufbeuren]] da ValentinFaltlhauser e al Vienna's Am Spiegelgrund da Erwin Jekelius e poi Ernst Illing. Alla fine oltre venti reparti pediatrici attuavano il programma di eliminazione. In questi reparti, medici ed infermieri uccidevano i bambini sonmministrando loro barbiturici comuni - soprattutto morfinascopolamina, luminal e veronal - ma talvolta li lasciavano anche morire di fame. Per di più, i medici facevano esperimenti sui bambini prima che morissero e dopo ne prelevavano gli organi per lo studio'' . - Dizionario dell'Olocausto, a cura di Walter Laqueur, Volume I, pag. 279, Editoriale L'Espresso su Licenza Einaudi, Roma 2012 <small>ISBN 771128608140</small></ref> in [[Baviera]], uno dei centri della [[Aktion T4]].<ref>[[Marco Paolini]]: ''Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute'', Einaudi Torino 2012 <small>ISBN 978-8806210175</small></ref>. Nella sua cartella clinica i medici nazisti scrissero: ''la morte è stata causata da broncopolmonite''.
 
===Discriminati nel 1970 in Svizzera===