Andrea Pozzo: differenze tra le versioni
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Appena prima dei lavori in Sant'Ignazio realizzò gli affreschi nella chiesa del Gesù a [[Frascati]], adoperando la tecnica, già sperimentata, della finzione pittorica, con finti altari e finte pale sugli stessi. Nel [[1694]] gli venne affidato il compito di affrescare il refettorio del convento del S. Cuore alla [[Trinità dei Monti]]: il soggetto centrale sarà la Gloria della Trinità con i Ss. Francesco, Paolo e Francesco di Sales.
Gli anni romani lo vedono impegnato anche a raccogliere il frutto dei suoi lunghi ed elaborati studi prospettici, che lo annoverano anche tra i migliori architetti del suo tempo. Famoso è il suo trattato ''Perspectiva pictorum et architectorum'', scritto tra il [[1693]] e il [[1698]] e pubblicato in due volumi. Una versione italiana, ''Prospettiva de' pittori a architetti'' (Roma 1693, [[1700]]) fu tradotta e pubblicata a [[Londra]] ([[1707]]) ed [[Augusta (Germania)|Augusta]] ([[1708]], [[1711]]). In questo trattato ha presentato le istruzioni per dipingere prospettive architettoniche ed insiemi di regola. Nello stesso trattato, dedicato a [[Leopoldo I
Nel 1700 progettò la cattedrale (''stolnica'') di [[Lubiana]] dedicata a San Nicola. Su invito di Leopoldo I all'inizio del [[XVIII secolo]] si recò a [[Vienna]], dove lavorò per il sovrano, la corte, il principe [[Johann Josef Adam del Liechtenstein]] e vari ordini religiosi e chiese. Alcune delle sue mansioni erano decorative e di carattere occasionale (scenari per chiese o teatri) e presto furono distrutti. Nel [[1703]] dipinse la falsa cupola nella Chiesa dei Gesuiti. Il suo lavoro più significativo a Vienna è il monumentale affresco del soffitto del palazzo del [[Liechtenstein]], un '' trionfo di [[Ercole]]'', che, secondo le fonti, fu molto ammirato dai contemporanei. Sono inoltre rimasti alcuni dei suoi dipinti d'altare viennesi (Chiesa dei Gesuiti di Vienna). Le sue composizioni di dipinti d'altare e di affreschi illusori dei soffitti hanno avuto molti seguaci in [[Ungheria]], [[Boemia]], [[Moravia (Repubblica Ceca)|Moravia]] e perfino in [[Polonia]].
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