Elvis Presley: differenze tra le versioni

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Infatti, proprio a partire da quel periodo cominciarono a verificarsi, in concomitanza con lo svolgersi delle sue scatenate esibizioni, notevoli e ripetute manifestazioni di [[entusiasmo]], di [[fanatismo]] e di [[isteria]] collettiva: ciò accadeva in particolar modo se la maggior parte degli spettatori che componeva il pubblico che assisteva in quel momento alle sue [[performance]], oltre ché essere composto principalmente da gente giovane, apparteneva al sesso femminile, e più in generale comunque se esso, come quasi sempre accadeva, era formato da quelli che allora venivano definiti i cosiddetti "[[Teenager]]" (giovane, adolescente).<ref>Elvis, Paolo Rodogna, 1982, pag. 40</ref>
 
 
In svariate occasioni il [[cantante]] dovette faticare non poco allo scopo di preservare la sua incolumità personale: talvolta non riusciva a portare a termine le sue esibizioni, poiché veniva assalito da orde di ragazzine urlanti e isteriche, che lo aggredivano con lo scopo di strappargli brandelli degli abiti che indossava in quel momento, per potersi appropriare di qualcosa che gli appartenesse, o chiedergli un autografo, o ancora semplicemente prodursi in una qualche forma di approccio sessuale con lui. In altre circostanze, egli fu fatto oggetto di vere e proprie aggressioni fisiche, perpetrate da fidanzati gelosi dell' ascendente che egli esercitava sulle loro predilette, e in molti casi la situazione degenerò. Quando si verificavano tali episodi al [[cantante]] non rimaneva altra alternativa se non quella di allontanarsi celermente dal palco sul quale si stava esibendo scortato e difeso dalle autorità locali.<ref>Elvis, Paolo Rodogna, 1982, pag. 40</ref>
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Sempre in quell' epoca, cominciò a collaborare stabilmente con il [[cantante]] ed il suo [[complesso]] un [[gruppo vocale]] composto da quattro ottimi [[coristi]], denominato the [[Jordanaires]]: tale quartetto, validamente supportato dalle sue notevoli doti vocali, già godeva all'epoca di una notevole fama nella qualità di raffinato esecutore di brani [[Spirituals]], [[Gospel]], e [[Folk]], e furono proprio i suoi membri a divenire successivamente anche il gruppo [[autore]] e [[arrangiatore]] di quei tipici accompagnamenti corali e delle armonie vocali che costituirono sempre una delle parti fondamentali della struttura musicale dei brani dai quali venne tratta la miriade di singoli incisi dal [[cantante]] durante tutto il corso del successivo decennio, e che amalgamandosi perfettamente con la sua voce, contribuirono a contraddistinguerli vocalmente in un modo molto particolare e caratteristico.<ref>Albert Goldman, Elvis, 1981, pag. 200</ref>
 
I [[Jordanaires]], successivamente alla morte del [[cantante]], hanno inciso un notevole numero di [[album]], contenenti [[cover]] di brani che ai tempi erano stati i suoi più grandi successi discografici: hanno inoltre partecipato spesso alle manifestazioni commemorative che lo riguardano organizzate in ogni parte del mondo, e collaborato anche con i migliori "Elvis impersonator", ovviamente in qualità di [[coristi]].<ref name=Goldman />
 
[[File:Colonel Tom Parker.jpg|thumb|Una rara istantanea del [[Colonnello Tom Parker]], il [[Manager]] di Elvis]]
 
Sempre in quel periodo Elvis fece anche la conoscenza del [[colonnello Tom Parker]], che a causa di una serie dicircostanze dopo qualche tempo sarebbe diventato in seguito il suo nuovo [[manager]],e quando ciò accadde nacque anche una sorta di sodalizio artistico che sarebbe durato vent'anni, e il cui termine sarebbe stato sancito solamente dalla morte del [[cantante]].<ref>Albert Goldman, Elvis, 1981, pag. 151</ref>
 
Il complesso e controverso rapporto che nel corso di tutta la sua carriera legò in modo indissolubile e apparentemente molto produttivo e proficuo a livello economico per entrambi, il [[cantante]] ed il suo [[manager]], col tempo finì per diventare un argomento di accesa discussione presso i suoi [[fan]] più accaniti: in merito la vulgata più diffusa e universalmente accettata è quella che definisce il [[colonnello Tom Parker]] come un individuo dal passato equivoco e nebuloso, venale, astuto e cinico, nonché gran giocatore d' [[azzardo]], mentre invece il suo protetto come un soggetto docile e remissivo, animato da buoni sentimenti, e tendenzialmente propenso ad eseguire le direttive che il suo [[manager]] gli impartiva senza discutere o avanzare alcuna obiezione, perlomeno la maggior parte delle volte. Per i [[fan]] più irriducibili del [[cantante]], se da un lato il colonnello fu dunque indubbiamente l' artefice delle sue enormi fortune commerciali, dall' altro, a causa del suo temperamento intriso di una notevole dose di [[cinismo]], fu anche il principale responsabile del suo declino.<ref>Albert Goldman, Elvis, 1981, pag. 153</ref>
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[[File:King Creole poster.jpg|thumb|La locandina del film [[King Creole]].]]
 
Convinto anche delle potenzialità di attore del suo assistito, il Colonnello [[Parker]] si attivò in ogni modo possibile e immaginabile, sfruttando tutte le sue varie conoscenze, allo scopo di inserire rapidamente il [[cantante]] all' interno dei vari circuiti cinematografici, e per poter fare in modo che ciò accadesse quantoprima, egli sollecitò l' esecuzione di una lunga serie di provini effettuati presso gli studi della [[Paramount]], che diedero tutti un esito complessivamente soddisfacente, tanto che il felice risultato dell'operazione fu che il famoso [[produttore]] [[Hal B. Wallis]] firmò con il colonnello [[Parker]] un contratto di esclusiva per poter avere Elvis fra i protagonisti dei suoi [[film]].
 
[[File:Elvis Presley promoting Jailhouse Rock.jpg|thumb|250px|</center>Elvis in una foto promozionale per il film ''[[Il delinquente del rock and roll|Jailhouse Rock]]'', [[1957]]]]
 
Il [[cantante]] venne allora contrattualizzato dalla celebre casa cinematografica [[Paramount Pictures]], e cominciò quindi a lavorare stabilmente per la stessa in qualità di attore [[protagonista]]: nel biennio compreso fra il [[1956]] e il [[1958]], Elvis interpretò in qualità di primo attore quattro pellicole, diretto da registi del calibro di [[Robert Wise]] e [[Michael Curtiz]].
 
Elvis, sino alla data della sua partenza per lo svolgimento del [[servizio militare]], che lo costrinse giocoforza ad interrompere la sua carriera cinematografica, girò nell' ordine i seguenti [[Film]], dai rispettivi titoli: ''[[Fratelli rivali|Love Me Tender]]'' (''Fratelli rivali''), nel [[1956]], ''[[Amami teneramente|Loving You]]'' (''Amami teneramente''), nel [[1957]], ''[[Il delinquente del rock and roll|Jailhouse Rock]]'' (''Il delinquente del rock and roll'', solitamente considerato dai suoi fan il suo [[film]] più riuscito), nel [[1957]], e ''[[La via del male (film 1958)|King Creole]]'' (''La via del male''), nel [[1958]].
 
Le pellicole sopra elencate ebbero tutte un riscontro commerciale nettamente positivo, contribuendo a consolidare a livello internazionale la fama del loro interprete, e sono universalmente riconosciute fra le migliori della sua vasta produzione, in quanto indissolubilmente legate al suo periodo aureo, quando negli [[anni cinquanta]] Elvis fece il suo esordio sulle scene come rocker. <ref>Elvis name=GoldmanPresley Story, Antonio Lodetti, Danny Dickson, 1988, pag. 104, 105 </ref>
 
Elvis era dotato naturalmente di una certa presenza scenica, e di bei lineamenti, ma il colorito della sua carnagione, tendente al pallido, ed i suoi capelli rossastri mal si conciliavano con le esigenze del "[[technicolor]]": i truccatori ed i visagisti holliwoodiani intervennero allora pesantemente sul suo [[look]], rivoluzionandolo completamente. A partire dal secondo [[film]] che girò, Elvis si tinse i capelli di nero corvino, iniziando nel contempo a sfoggiare occhi bistrati e un colorito terreo, dovuto ai pesanti [[make-up]] a cui si sottoponeva. Egli mantenne tali consuetudini per il resto dei suoi giorni, interrompendole solamente, per cause di forza maggiore, durante lo svolgimento del [[servizio militare]].
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[[File:Presley & Mahendra.jpg|thumb|Elvis in una foto scattata durante lo svolgimento del [[servizio militare]]]]
 
Il [[20 dicembre]] del [[1957]], proprio mentre stava collaborando alla realizzazione del film intitolato [[King Creole]], la sua quarta pellicola girata per la [[Paramount Pictures]], Elvis venne chiamato allo svolgimento del [[servizio militare]]. Ciò ovviamente scombinò i piani ed i progetti a breve e media scadenza che il Colonnello [[Parker]] stava mettendo in cantiere per tutelare la carriera del suo assistito, e conseguentemente egli allora si attivò allo scopo di ottenere un rinvio della partenza, affinchè il [[cantante]] potesse ottemperare agli impegni contrattuali che lo legavano alla casa cinematografica, e ci riuscì.<ref>Elvis, Paolo Rodogna, 1982, pag. 58, 59</ref>
 
Elvis ottenne una particolare dispensa dai comandi militari, e gli fu consentito di posticipare la data della sua effettiva chiamata alle armi, riuscendo quindi anche a portare a termine la lavorazione della pellicola senza ulteriori intoppi, ma successivamente, il [[24 marzo]] del [[1958]] dovette comunque presentarsi presso il locale distretto militare per effettuare la cosidetta "visita leva".<ref name=Goldman />
 
Il Colonnello non perse ovviamente l' occasione per trasformare l' avvenimento in una sorta di evento mediatico senza precedenti; ogni singola fase della visita di leva di Elvis, del suo successivo arruolamento nell' [[esercito americano]], che avvenne nel distaccamento militare di [[Fort Chaffee]], nell' [[Arkansas]], della sua assegnazione alla "Scuola di addestramento carristi" situata presso [[Fort Hood]], nel [[Texas]], e del suo successivo arrivo a [[Brema]], in [[Germania]], il [[1 ottobre]] del [[1958]], venne ripresa, documentata accuratamente, e data spietatamente in pasto ai mezzi d'informazione, quali [[giornali]], [[Rotocalco (giornalismo)|rotocalchi]] e [[televisione]].<ref>Elvis, name=GoldmanPaolo Rodogna, 1982, pag. 79, 80, 81</ref>
 
Elvis venne arruolato tra le fila dei [["G.I."]] di stanza a [[Friedberg]], ossia nelle truppe di occupazione che stazionarono nel territorio tedesco per più di un ventennio dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], come [[carrista]]: Elvis accettò di buon grado il netto cambiamento del suo stile di vita dipendente dal suo arruolamento, rifiutando a priori i vantaggi e i benefici derivanti dal fatto di essere una celebrità, tanto che si sottopose di di buon grado alle fatiche della vita militare, e durante tutto lo svolgersi del suo periodo di ferma, mantenne sempre nei confronti dei compagni un comportamento assolutamente irreprensibile, leale e corretto.<ref>Elvis, name=GoldmanPaolo Rodogna, 1982, pag. 85</ref>
 
Inoltre, sempre a causa dello svolgimento del [[servizio militare]] Elvis dovette giocoforza rimanere lontano dalle scene e dai palcoscenici per ben due anni: tuttavia, ponendo in atto un accorta politica commerciale (per esempio immettendo sul mercato discografico brani ancora inediti, raccolte di brani musicali già noti, e alimentando continuamente il floridissimo mercato dei [[gadget]]) il colonnello [[Parker]] riuscì a mantenere vivo e inalterato l'interesse del pubblico per il suo assistito, e la [[popolarità]] di Elvis non solo rimase intatta, ma anzi, si consolidò ulteriormente.<ref>Elvis, name=GoldmanPaolo Rodogna, 1982, pag. 86, 87</ref>
Elvis venne arruolato tra le fila dei [["G.I."]] di stanza a [[Friedberg]], ossia nelle truppe di occupazione che stazionarono nel territorio tedesco per più di un ventennio dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], come [[carrista]]: Elvis accettò di buon grado il netto cambiamento del suo stile di vita dipendente dal suo arruolamento, rifiutando a priori i vantaggi e i benefici derivanti dal fatto di essere una celebrità, tanto che si sottopose di di buon grado alle fatiche della vita militare, e durante tutto lo svolgersi del suo periodo di ferma, mantenne sempre nei confronti dei compagni un comportamento assolutamente irreprensibile, leale e corretto.<ref name=Goldman />
Inoltre, sempre a causa dello svolgimento del [[servizio militare]] Elvis dovette giocoforza rimanere lontano dalle scene e dai palcoscenici per ben due anni: tuttavia, ponendo in atto un accorta politica commerciale (per esempio immettendo sul mercato discografico brani ancora inediti, raccolte di brani musicali già noti, e alimentando continuamente il floridissimo mercato dei [[gadget]]) il colonnello [[Parker]] riuscì a mantenere vivo e inalterato l'interesse del pubblico per il suo assistito, e la [[popolarità]] di Elvis non solo rimase intatta, ma anzi, si consolidò ulteriormente.<ref name=Goldman />
 
Sempre durante lo svolgimento del suo [[servizio militare]], Elvis apprese poi della morte dell'adorata madre, Gladys, che già da tempo manifestava gravi problemi di salute, avvenuta il [[14 Agosto]] del [[1958]], all'età di soli 46 anni, a causa di una grave [[epatite]].<ref name=Goldman /><ref>Elvis, Paolo Rodogna, 1982, pag. 83</ref>
 
Durante il periodo della sua permanenza in [[Germania]], Elvis si appassionò anche alle discipline delle [[arti marziali]], ed in modo particolare a quella del [[karate]]: col tempo si perfezionò in quest' arte, e i suoi più accreditati biografi sostengono che al culmine della sua preparazione Elvis fosse diventato un [[combattente]] pericoloso e temibile come qualsiasi altro valido [[Karateka]].<ref> name=Goldmaninformazioni reperite sul sito http://www.elvis-italian-collector-club.it/public/?elvisology1=il-karate-e-elvis</ref>
 
Purtroppo, allo scopo di mantenersi più lucido e vigile durante lo svolgimento delle mansioni alle quali era assegnato nell' esercito, egli prese anche la poco salutare abitudine di assumere farmaci stimolanti, quali la [[benzedrina]], e ciò sancì in lui il nascere di un'abitudine che con il passare del tempo si radicò nel [[cantante]] in misura sempre maggiore, diventando successivamente una grave forma di dipendenza, e nel prosieguo degli anni fonte per lui di innumerevoli guai di salute.<ref name=Goldman />
 
Nello stesso periodo terminò anche il suo rapporto con [[Anita Wood]], un'attraente cantante che godeva di una discreta fama, con la quale Elvis aveva da tempo instaurato una relazione: successivamente conobbe quella che circa una decina di anni dopo sarebbe diventata sua moglie: [[Priscilla Presley|Priscilla Beaulieu]], la figlia di un [[colonnello]] americano, anche lui di stanza in territorio tedesco.<ref name=Goldman />