Victor Serge: differenze tra le versioni

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{{quote|Sin dall'infanzia, mi sembra d'aver sempre avuto, molto netto, il doppio sentimento che doveva dominarmi durante tutta la prima parte della mia vita: quello cioè di vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile|Victor Serge, incipit dell'autobiografia "''Memorie di un rivoluzionario''"}}
 
{{Bio
|Nome = Viktor L'vovič
|Cognome = Kibal'čič
|PreData = {{russo|''Виктор Львович Кибальчич''}}, meglio conosciuto comecon lo pseudonimo di '''Victor Serge'''
|ForzaOrdinamento = Serge , Victor
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bruxelles
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Victor era figlio di esuli russi. Suo padre era stato un [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] della [[Guardia imperiale (Russia)|Guardia Imperiale]], membro del gruppo [[Zemlja i Volja]] e poi di [[Narodnaja Volja]], oltre che parente di [[Nikolaj Ivanovič Kibal'čič]], uno degli attentatori di [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]]. Dopo l'attentato, il padre di Victor Serge si vide costretto a lasciare il paese, fino a giungere in Belgio, dove trovò lavoro come insegnante presso l'Istituto di Anatomia di [[Bruxelles]].
 
Victor fu avversario e testimone della presa del potere da parte di [[Stalin]] e del «tradimento della rivoluzione» ("''Da Lenin a Stalin. 1917-1937: Cronaca di una rivoluzione tradita''").
Originariamente [[anarchico]], entrò nel [[partito bolscevico]] al suo arrivo a [[Pietrogrado]], nel febbraio del [[1919]]. Lavorò per la neonata [[Internazionale Comunista]] come [[giornalista]], [[editore]], [[traduttore]].