Santuario della Via Crucis: differenze tra le versioni

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Sui lati, disposte in nicchie, si trovano le 14 stazioni contenenti 198 statue a grandezza naturale in legno e gesso dello scultore camuno [[Beniamino Simoni]].<ref>{{Cita web|http://web.tiscalinet.it/valsaviore/basi/ar_simoni.htm|Beniamino Simoni - Val Saviore|30-01-2008}}</ref>
 
L'opera venne commissionata il [[1º gennaio]] [[1752]] a [[Beniamino Simoni]] di [[Fresine]], artista della scuola del [[Andrea Fantoni|Fantoni]], da don Andrea Boldini, parroco di [[Cerveno]].
 
Il lavoro si protrasse fino al [[1764]], quando, per continue liti tra l'artista contro la parrocchia e gli abitanti di [[Cerveno]], la fine dell'opera venne affidata a Donato e Grazioso Fantoni, i quali ultimarono le stazioni VIII, IX e forse X.
 
Ogni dieci anni, in una domenica di maggio, gli abitanti propongono una rappresentazione vivente della Passione.