Morazzone: differenze tra le versioni

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Torre Campanaria: Zin il campanaro
Torre Campanaria: nota sull'installazione del concerto
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La sua costruzione è durata ben 64 anni, a causa della mancanza di fondi, essendo stata commissionata dai fedeli morazzonesi tramite le loro offerte.
 
Le campane sono 5, in Sib, fuse nel [[1859]] dalla fonderia [[Felice Bizzozero]] di [[Varese]]. Il<ref>Lo stralcio tratto dal giornale La Prealpina del 13 luglio 1957 riportato da Alice Ongaro in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" - edizioni BPS, Varese 2009 - data l'installazione al 1850, con l'inaugurazione il 1° novembre dello stesso anno, aggiungendo che il peso complessivo del concerto è di 63 quintali.</ref> Le campane Vengonosono suonate solo manualmente e sono molto apprezzate nella zona.
 
Per ben 65 anni, a partire dal 1892, campanaro storico di Morazzone fu Giuseppe Ambrosini detto "Zin", che suonò le campane dall'età di 15 anni fino alla sua morte avvenuta all'inizio di marzo del 1957; al tempo "si diceva in paese che se Zin andava alle campane la tempesta non cadeva a guastare i raccolti" perchè "Zin spaccava le nubi e le fugava" <ref>notizie tratte dal giornale La Prealpina del 6 marzo e del 13 luglio 1957, riportata in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" a cura di Alice Ongaro - edizioni BPS, Varese 2009</ref>.
 
E fu proprio nel 1957 che il campanile restò muto parecchio tempo, ma non per la morte dello storico campanaro, ma per importanti interventi di manutenzione: la sostituzione dell'isolamento e la revisione del castello con la sostituzione delle vecchie bronzine con nuovi cuscinetti a sfera; di questi lavori si occupò la ditta specializzata Bianchi, di Varese, erede della ditta Bizzozero. <ref>Notizie tratte dal giornale La Prealpina del 13 luglio 1957, riportata in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" a cura di Alice Ongaro - edizioni BPS, Varese 2009.</ref>
 
Il 25 dicembre 1909, ai primi rintocchi dell'Ave Maria la campana maggiore, spezzatosi il sostegno trasversale, si staccò e cadde fuori dal castello fermandosi fortunosamente sul parapetto della cella campanaria, con la bocca rivolta all'esterno <ref>notizia tratta dal giornale La Prealpina del 27 dicembre 1909, riportata in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" a cura di Alice Ongaro - edizioni BPS, Varese 2009</ref>.