Ketuvim: differenze tra le versioni
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==Mishle - [[Proverbi]]==
Questo libro, opera di re Shlomò, appartiene a quella che viene comunemente chiamata letteratura sapienziale. Si tratta di una raccolta di sentenze e consigli che incitano ad adottare una condotta virtuosa e a respingere il male. La saggezza poggia sulla fiducia in
==Iyov - [[Giobbe]]==
È un’opera molto complessa, scritta in uno stile magnifico, consacrata alla tematica del Male e, più particolarmente, della sofferenza di un giusto paragonata alla serenità di un malvagio. Iyov è un uomo ricco e virtuoso, ma
==Le Cinque Meghillot==
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===Shir Hashirim - [[Cantico dei Cantici]]===
Il nome ebraico è un superlativo: è il canto per eccellenza. L’autore è re Shlomò. Si tratta di un testo puramente simbolico poichè, se in apparenza può essere inteso come una poesia d’amore fra l’amato e la sua fidanzata, descrive invece il fortissimo sentimento che lega la nazione d’Israel a
===Rut - [[Rut]]===
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===Echa - [[Lamentazioni]]===
È una serie di cinque poemi che costituiscono una lamentela funebre sulla caduta di Yerushalayim e la distruzione del Bet Hamikdash (il Santuario). L’autore è il profeta Geremia il quale, attraverso le sbarre della prigione a cui l’avevano costretto gli invasori babilonesi, detta questo triste canto al suo discepolo Baruch ben Neriyà. Tutti i poemi (tranne il quinto) sono acrostici, ossia si presentano come una serie di strofe in ordine alfabetico. Nel primo poema viene evocata la decadenza di Gerusalemme, che prende la parola per implorare il perdono divino. Dopo aver descritto il modo in cui la collera divina si è abbattuta sulla città (cap. 2), il poeta esprime la sua fiducia e la sua speranza (cap. 3). Il quarto capitolo tratta della punizione che incomberà sui sacerdoti e sui falsi profeti. Il quinto capitolo è un vibrante appello alla pietà di
===Qohelet - [[Ecclesiaste]]===
Il testo presenta le riflessioni di un Saggio, che potrebbero essere riassunte con due parole della prima frase: hevel havalim, vanità delle vanità. L’autore, che secondo la tradizione viene identificato nella persona di Shlomò, fa un bilancio della vita umana. Accanto a un apparente pessimismo profondo, viene riaffermata la fede in
===Ester - [[Ester]]===
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==Daniel - [[Daniele]]==
Il libro ha la particolarità di essere parzialmente scritto in aramaico. Si tratta di uno scritto profetico ma, poiché composto dopo la chiusura dell’insieme dei Neviìm, non potè esservi integrato. Daniel, giovane nobile ebreo esiliato in Babilonia, interpreta un sogno di Nevuchadnetzar (il sogno del “colosso dai piedi d’argilla”). I suoi compagni vengono gettati in una fornace per aver rifiutato di commettere un atto di idolatria. Riescono a uscirne indenni grazie alla protezione di
==Ezra e Nechemya - [[Esdra]] e [[Neemia]]==
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