Tempio di Apollo Patroos: differenze tra le versioni
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Il risultato degli scavi, condotti a partire dal 1895 dall'[[Istituto archeologico germanico]] e dai greci (Greek Archaeological Service) nell'area occidentale dell'agorà, fu pubblicato insieme ai risultati degli scavi dell'[[ASCSA]] (1931-1935) nel 1937 da Homer Thompson.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Homer A. Thompson|titolo=Buildings on the West Side of the Agora|rivista=Hesperia|volume=6|numero=1|pagine=1-226|anno=1937|editore=American School of Classical Studies at Athens}}</ref> In base alla ricostruzione effettuata dal Thompson l'area doveva essere stata occupata da un edificio absidale dedicato ad Apollo risalente al tardo VI secolo a.C.; le testimonianze e le deduzioni relative alla forma e alla stessa esistenza di tale edificio tuttavia non sono considerate conclusive.<ref>{{Cita|Hedrick 1988|''passim''. |harv=s}}</ref> Dopo il saccheggio da parte dei [[Guerre persiane|Persiani]], non presentando segni di riedificazione, l'area sarebbe stata utilizzata come recinto aperto. Il piccolo tempio a fianco della stoà di Zeus, a soli 4 metri da quest'ultima, è datato alla seconda metà del IV secolo a.C. da testimonianze materiali di tipo ceramico. Accanto a questo piccolo tempio dovette sorgere, in epoca immediatamente successiva, ma facente parte secondo la ricostruzione del Thompson di uno stesso progetto architettonico, un secondo edificio a forma di L; in realtà, la cronologia relativa alla costruzione del muro di contenimento dietro la stoà di Zeus sembrerebbe negare questa connessione progettuale tra i due edifici.<ref name=Hedrick193>{{Cita|Hedrick 1988|p. 193. |harv=s}}</ref> Si presunse, in assenza di prove evidenti, che il tempio in cui Pausania vide la statua di Apollo Patroos di Eufranore fosse l'edificio più grande, mentre quello più piccolo il Thompson ritenne potesse essere dedicato a Zeus Phratrios e Atena Phratria, trattandosi anche in questo caso di divinità ancestrali degli ateniesi.<ref>Patroos, ossia paterno, in quanto padre di [[Ione (mitologia)|Ione]], il fondatore e antenato degli [[Ioni]], popolazione della quale gli ateniesi facevano originariamente parte.</ref>
Una serie di considerazioni di tipo stilistico-architettonico, oltre alla cronologia relativa alla carriera di Eufranore, condussero il Thompson a fissare al 325 a.C. il limite inferiore per la costruzione dell'edificio a forma di L, per il quale sembrava non esistessero testimonianze di tipo archeologico, datandolo quindi al terzo quarto del IV secolo a.C. Più recenti ricerche hanno permesso di datare posteriormente al 313 a.C. il timbro presente sull'ansa di un'anfora da trasporto<ref>{{Cita web|autore=ASCSA|wkautore=ASCSA|titolo=Object SS 6597|url=http://www.agathe.gr/id/agora/object/ss%206597|
=== Le statue ===
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=== L'altare ===
Un altare trovato nei pressi della parte a nord della [[stoà di Attalo]], in marmo grigio e con una iscrizione su due linee che lo collega al culto di Zeus Phratrios e Atena Phratria<ref>{{Cita web|autore=ASCSA|wkautore=ASCSA|titolo=Object I 3706|url=http://www.agathe.gr/id/agora/object/i%203706|
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione| doi = 10.2307/505629|volume = 92| numero= 2| pagine = 185-210| autore= Charles W. Hedrick| titolo= The Temple and Cult of Apollo Patroos in Athens| rivista= American Journal of Archaeology| data = 1988|url=http://www.jstor.org/stable/505629|cid=Hedrick 1988}}
* {{Cita pubblicazione|
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|autore=Tufts University|
* {{Cita web|autore=ASCSA|wkautore=ASCSA|url=http://www.agathe.gr/guide/temple_of_apollo_patroos.html|titolo=Temple of Apollo Patroos|
{{portale|antica Grecia|architettura}}
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