Giuseppe Peruchetti: differenze tra le versioni

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|Squadra=
|TermineCarriera=
|GiovaniliAnni=1921-1927
|GiovaniliSquadre= [[File:Flag of None.svg|20px]] [[Gardone Val Trompia|"G.Bernardelli"]]
|Squadre=
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Cresciuto nella "Giuseppe Bernardelli" di [[Gardone Val Trompia]], dove giocò per 6 stagioni, partì per il servizio militare prestato a [[Bressanone]] nel 2º Reggimento Artiglieria da Montagna. Tornato a casa fu tesserato dalla "Boifava" di [[Brescia]], società da dove erano usciti i fratelli [[Evaristo Frisoni|Evaristo]] e [[Berardo Frisoni]], [[Angelo Pasolini]], [[Andrea Gadaldi]], [[Luigi Giuseppe Giuliani]] e [[Mario Maffioli]]. Ma in breve tempo la Boifava fu sciolta.
 
Gioca le ultime partite del campionato 1927-28 nella squadra [[ULIC|uliciana]] del [[Villa Carcina|Villa Cogozzo]] quando passa giovanissimo al [[Brescia Calcio|Brescia]], formandosi alla scuola di [[Giuseppe Trivellini]], ex portiere della nazionale.
 
Molto bravo tra i pali, la sua specialità è la deviazione in angolo, di pugno.
Nelle Rondinelle esordisce il [[18 novembre]] [[1928]], 7ª giornata di andata del girone B del campionato di [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]]: Brescia-[[Associazione Sportiva Dilettantistica Junior Biellese Libertas|Biellese]] 1-0.
 
A [[Brescia]] Peruchetti rimane sette stagioni e si mette a tal punto in evidenza da meritare la convocazione in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]]. L'esordio in maglia azzurra avviene il [[17 maggio]] [[1936]] (Italia - {{NazNB|CA|AUT}} 2-2). Dieci giorni dopo, la sua prestazione a [[Budapest]] lo consacra definitivamente come uno dei migliori portieri italiani.
 
Nell'estate del 1936 si trasferisce all'[[Inter|Ambrosiana-Inter]], chiamato a sostituire [[Carlo Ceresoli]]. In maglia neroazzurra rimane cinque stagioni, compresa una da allenatore, vincendo due [[Scudetto|scudetti]] e una [[Coppa Italia]].
 
Nella stagione [[Serie A 1940-1941|1940-1941]], insieme a [[Italo Zamberletti]], diventa allenatore dell'Inter, avallando tra l'altro la cessione di [[Giuseppe Meazza|Meazza]] al [[Milan]]. La squadra nerazzura arriva seconda dietro al [[Bologna Football Club 1909|Bologna]]. L'anno seguente, caso unico nel calcio italiano, rimette i guantoni e difende la porta della Juventus, con cui concluse la sua carriera, vincendo la Coppa Italia nel [[1942]].
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*{{Calciopalm|Coppa Italia|2}}
:Inter: [[Coppa Italia 1938-1939|1938-1939]]
:Juventus: [[Coppa Italia 1941-1942|1941-1942]]
 
==Fonti e bibliografia==
*'''Il calcio illustrato''' n. 15 del [[10 aprile]] [[1935]] che pubblicò la sua biografia a pagina 7.