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La scelta di destinare porzioni di terreno al ''set-aside'' era incentivata dalla [[politica agricola comune]] (PAC), che prevedeva la corresponsione, al proprietario del fondo, di un contributo economico.
Nata, in principio, quale politica di intervento sui prezzi di mercato dei seminativi, la pratica del ''set-aside'' è risultata di interesse anche per alcuni positivi effetti che, a certe condizioni, è in grado di irradiare sulla qualità ecologica e la [[biodiversità]] dei [[paesaggio agrario|paesaggi agrari]].
Le possibilità di impiegare terreni marginali in colture a ''set-aside'' è stata studiata come una fonte per ottenere combustibile organico da avviare alla produzione di [[energie rinnovabili]] mediante combustione in [[centrale a biomassa|centrali a biomassa]], senza sottrarre terreni agricoli alla produzione<ref name="Di Blasi-Tanzi-Lanzetta">C. Di Blasi, V. Tanzi e M. Lanzetta, ''A Study on the Production of Agricoltural Residues in Italy'', in: «''Biomass and Bioenergy''», vol. 12, no. '''5''', pp 321-331, 1997.</ref>.
== Correzioni di rotta ==
Al fine di migliorarne l'impatto ecologico, nel 1992 si introdusse il ''set-aside'' accompagnato da metodi di [[Rotazione delle colture|rotazione colturale]]<ref name="ROC Publishing, 17"/>.
Nel corso degli [[anni 2000]], le politiche di sostegno al ''set-aside'' sono state oggetto di ripensamento, alla luce del mutato contesto agroalimentare mondiale caratterizzato da [[economia mondiale|tendenze economiche]] [[economia globale|globali]] caratterizzate da [[Crisi dei prezzi agricoli|crescita dei prezzi]] in agricoltura. La rimodulazione dell'intervento intendeva mitigare la carenza di [[Offerta (economia)|offerta]] sul mercato comunitario dei cereali, incrementando lo stock delle forniture e favorire una [[Deflazione (economia)|discesa dei prezzi]] dopo due stagioni consecutive di raccolti più bassi<ref>{{cita web|titolo=EU proposes scrapping fallow land|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/business/6993635.stm|editore=[[BBC News]]|accesso=5.5.2013|date=13 settembre 2007}}</ref><ref>{{cita web|autore = Bruno Waterfield|titolo=Set aside suspended by European Union|url=http://www.telegraph.co.uk/earth/agriculture/farming/3308245/Set-aside-suspended-by-European-Union.html|editore=[[The Telegraph]]|accesso=5.5.2013|coautori=Charles Clover|data=26 settembre 2007}}</ref>
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La pratica del ''set-aside'' rientrava tra le politiche comunitarie di intervento sui prezzi e sui mercati agricoli e non aveva, all'origine, alcuna motivazione di natura [[ecologia|ecologica]] o legata a considerazioni sulla [[biodiversità]]<ref name="ROC Publishing, 17"/>. Tuttavia, si sperava che l'adozione di tali accorgimenti colturali, oltre a perseguire le aspettative di intervento sui mercati, avrebbe avuto anche un impatto positivo sulla [[biodiversità]], migliorando, ad esempio, l'[[habitat]] per gli [[uccelli]] delle campagne, aumentando la copertura e l'estensione di [[angiosperme]] sui terreni agricoli, ed estendendo la diffusione, sui campi, della fauna [[artropodi|artropoda]]<ref name="ROC Publishing, 17">Ronald Ernest Hester e Roy M. Harrison (a cura di), ''Biodiversity Under Threat'', ROC Publishing, 2007 (p. 17)</ref>. In realtà, la messa a riposo di terreni agricoli può produrre lo sviluppo di una densa vegetazione non particolarmente ricca di specie artropode, a seconda del tipo di terreno e di situazione su cui si va a intervenire<ref name="ROC Publishing, 17"/>, mentre la semina di prati erbosi su terreni sottratti alle colture può anch'essa produrre una copertura vegetale di modesto valore ecologico<ref name="ROC Publishing, 17"/>. In generale, si è visto che la cessazione dei fattori di disturbo colturali, e l'assenza di [[pressione antropica]], conducono il ''set-aside'' non rotazionale a raggiungere, nell'arco di tempo da uno a tre anni, la fase di una densa cotica [[pianta perenne|perenne]] a [[prato]]/[[prateria]], quale risultato del normale avvicendamento vegetazionale<ref name="ROC Publishing, 18">Ronald Ernest Hester e Roy M. Harrison (a cura di), ''Biodiversity Under Threat'', ROC Publishing, 2007 (p. 18)</ref>.
=== ''Set-aside'' rotazionale ===
Al fine di favorire l'impatto positivo sulla [[biodiversità]], nel 1992 si andò a una modifica dell'orientamento, con l'introduzione del ''set-aside'' a [[Rotazione delle colture|rotazione]], che portò a un miglioramento della biodiversità agricola, anche questo in dipendenza di alcuni fattori, come, ad esempio, la natura delle specie seminate<ref name="ROC Publishing, 17"/>: semine a [[trifoglio rosso|trifoglio dei prati]], a cereali, o con piante del [[genere (tassonomia)|genere]] [[Brassica]], sono effettivamente in grado di migliorare l'habitat per gli insetti<ref name="ROC Publishing, 17"/>. Il ''set-aside'' rotazionale, a differenza di quello semplice, permette di raggiungere un risultato vegetazionale più vario, con la coesistenza di diverse specie botaniche, con piante spontanee da colture che convivono con [[piante annuali]] opportunistiche e con maggiori spazi di nuda terra<ref name="ROC Publishing, 18"/>. Studi condotti su questi ambienti risultanti dall'evoluzione del ''set-aside'' hanno mostrato come essi siano preferiti dalle specie selvatiche, come le [[allodola|allodole]], durante l'[[inverno]] e l'[[estate]]<ref name="ROC Publishing, 18"/>.
== Note ==
{{references2}}
== Bibliografia ==
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* [[Politica agraria]]
* [[Maggese]]
* ''[[Bocage]]''
* [[Rotazione delle colture]]
* [[Biodiversità]]
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