Appendicectomia: differenze tra le versioni

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La prima operazione di appendicectomia documentata eseguita con successo è stata nel 1735, quando il [[chirurgo]] francese French Claudius Aymand descrisse a presenza di un appendicite perforata dentro la sacca ernaria di un bambino di undici anni, che aveva subito con esito positivo un intervento di chirurgia dell'ernia inguinale. L'operazione si eseguì con successo al St. George’s Hospital di Londra. Pare che l'appendice fosse stata perforata da uno spillo inghiottito dal bambino. Questo, Hanvil Andersen, ebbe un rapido recupero e venne dimesso un mese dopo.[1]
Vi sono stati alcuni casi di auto-appendicectomia. Uno realizzato da Evan O'Neill Kane nel 1921, ma l'operazione venne ultimata dal suo assistente. Un'altro caso fu quello di Leonid Rogozov, che dovette eseguire l'operazione da sé, poiché era l'unico dottore di una remote base in Antartide.[2]
 
== Note ==
^ *(1736) C. Amyand: Of an inguinal rupture, with a pin in the appendix caeci, incrusted with stone; and some observations on wounds in the guts. Philosophical Transactions of the Royal Society of London, 39: 329-336.
^ Rogozov V, Bermel N (2009). "Auto-appendectomy in the Antarctic: case report". BMJ 339: b4965. doi:10.1136/bmj.b4965. PMID 20008968.
 
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