Ars et Labor Ferrara: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Le origini ===
Il nucleo originale di quella che sarebbe poi divenuta la SPAL vide la luce nel 19071908 per iniziativa di un sacerdote [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiano]], Pietro Acerbis, all’epoca direttore dell’oratorio ferrarese di via Coperta: questi fondò un circolo religioso-culturale dal nome ''Ars et Labor'' che successivamente, un paio d’anni dopo, ad opera del nuovo direttore, divenne “Polisportivo“Circolo Ars et Labor” e aggiunse alle attività artistiche anche quelle sportive, inizialmente [[atletica leggera|atletica]] e [[ciclismo]]. I colori sociali adottati furono il [[bianco]] e l’[[azzurro]], ovvero quelli dello stemma della congregazione dei Salesiani. La sezione calcistica fu istituita nel [[1912]], quando il ramo sportivo si staccò dall’oratorio e si costituì in “Società Polisportiva Ars et Labor”. Inizialmente la squadra di calcio fu conosciuta con il nome di ''Associazione Calcio Ferrara''. Si dovette attendere il [[1919]] e la fine della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] perché anche la sezione calcistica uniformasse il suo nome a quello di tutta la polisportiva. La prima partita di calcio ufficiale giocata con la denominazione attuale fu SPAL - [[Unione Sportiva Triestina Calcio|Triestina]] 1-4, [[16 giugno]] [[1919]].
 
Tra il [[1920]] e il [[1925]] la SPAL militò in [[Serie A]]: in quel periodo il suo massimo risultato fu la semifinale del campionato nazionale ([[Prima Categoria 1921-1922|1922]]), persa contro la [[Ginnastica Sampierdarenese|Sampierdarenese]]. Retrocessa nel [[Prima Divisione 1924-1925|1925]], non entrò nella composizione della Serie A a girone unico nel [[1929]] e fu assegnata al campionato di [[Serie B]]. Da quel momento, e per più di un decennio, la SPAL andò incontro a una lunga storia di retrocessioni, cambi di nome e, perfino, di colori sociali (per un periodo la squadra, con il nome di ''Associazione Calcio Ferrara'' adottò maglie a strisce bianco-nere in omaggio ai colori civici della città [[Ferrara|estense]]). Negli anni venti e trenta comunque spiccano il volo da [[Ferrara]] per la [[Serie A]] calciatori del calibro di [[Bruno Bertacchini]], [[Elvio Banchero]], [[Abdon Sgarbi]] - che vestirà anche la maglia azzurra - [[Aldo Barbieri]], [[Archimede Valeriani]], [[Mario Romani]], [[Savino Bellini]] e successivamente negli anni quaranta, [[Otello Badiali]] e [[Albano Luisetto]].