Sacconago: differenze tra le versioni
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Gli edifici più degni di nota di Sacconago per la loro storia e la loro architettura sono senz'altro le tre chiese, quella parrocchiale, quella settecentesca e quella di Madonna in Campagna. Un'altra chiesa, andata distrutta, si ergeva a poca distanza dalla chiesa settecentesca dei Santi Pietro e Paolo. Questo è segno del fatto che la comunità sinaghina ha avuto come centro vitale nei secoli la casa di [[Dio]].
Tra gli edifici civili, i più prestigiosi sono la villa Calcaterra, risalente agli [[anni 1920|anni venti]] e collocata all'interno di un parco che si affaccia sull'antica via di comunicazione che collegava Sacconago e Busto Arsizio, la villa Gagliardi e la Colonia Elioterapica.
=== Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo ===
[[Immagine:20080106SacconagoParr3.jpg|thumb|left|Chiesa parrocchiale di Sacconago]]
Tramontata l'idea di allargare la chiesa settecentesca per renderla più capiente, sull'area del cimitero vecchio, venne posta la prima pietra della nuova chiesa nel [[1928]], anno nel quale l'ex-comune autonomo di
La prima santa Messa fu celebrata nel [[1932]] da don Antonio Marelli, che già nel [[1904]] si era rivolto all'arcivescovo di Milano, il [[Andrea Carlo Ferrari|cardinal Ferrari]], facendogli presente il problema della poca capienza della chiesa settecentesca.
La chiesa fu consacrata dal cardinal [[Ildefonso Schuster]] il [[24 settembre]] [[1933]] e vi si portarono, con solenni processioni, le reliquie e le campane dalla chiesa vecchia.<ref>{{cita web|url=http://www.santamariaregina.it/chieseBA/chiesa13.shtml|titolo=Santi Pietro e Paolo (chiesa nuova di Sacconago)|accesso=13 ottobre 2011}}</ref> Il progetto dell'edificio, con muro in mattoni a vista e blocchi di pietra disposti irregolarmente, è dell'ingegner Azzimonti.
L'interno presenta tre navate e un'abside semicircolare. Vi si conserva una tela ad olio secentesca con il martirio di [[Sant'Orsola]]. L'altare maggiore, in marmo bianco, risale al [[1937]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/chiesa_nuova.htm|titolo=La chiesa nuova)|accesso=25 agosto 2010}}</ref>
Il campanile della chiesa, una torre di 50 metri d'altezza, fu completato solo nel [[1946]].
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=== Chiesa di San Donato (demolita) ===
[[Immagine:SanDonatoBustoArsizio.jpg|thumb|right|Oratorio di San Donato (anni trenta)]]
Al di fuori del piccolo centro abitato, sorgeva l'oratorio di san Donato, una piccola chiesa già menzionata nel repertorio delle chiese milanesi alla fine del Duecento ma risaltente probabilmente agli albori del villaggio.<ref name=sdonato>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/san_donato.htm|titolo=Breve soria e note sull'Oratorio - Chiesetta di San Donato a Sacconago|accesso=13 dicembre 2009}}</ref> Nel corso dei secoli l'abitato di Sacconago crebbe fino ad inglobare la chiesa.
Fu disgraziatamente demolita nel [[1954]] per costruire un cinematografo. Oggi resta la traccia di una antico muro dell'edificio. Bisogna ricordare che, se tale chiesetta risalisse al periodo di massima venerazione del santo alla quale è dedicata, san Donato, ovvero all'epoca Longobarda, questa traccia inserita nel muro del cinema rappresenterebbe, insieme alla base del campanile della [[chiesa di San Michele Arcangelo (Busto Arsizio)|chiesa di San Michele Arcangelo]], il più antico reperto della città di Busto Arsizio.
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=== Chiesa di Madonna in Campagna ===
[[Immagine:Chiesa di Madonna in Campagna a Sacconago (Busto Arsizio) (VA).jpg|thumb|left|200px|Chiesa di Madonna in Campagna]]
Nel luogo dove attualmente sorge la chiesa, esisteva già una piccola cappella votiva almeno a partire dal [[1561]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/madonna_campagna.htm|titolo=La Madonna in Campagna|accesso=28 dicembre 2009}}</ref> Nel [[1702]] si decise di costruire una vera e propria chiesa dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori nel luogo in cui, su un semplice tratto di muratura, si venerava un'immagine della Deposizione. L'edificio, in origine, non era consacrato ma soltanto benedetto. Inoltre non presentava il portico antistante la facciata che si può osservare oggi.
L'interno della chiesa fu decorato con un pregevole dipinto della Pietà, ovvero della [[Vergine Maria|Vergine]] che regge il corpo di [[Gesù Cristo]] morto. La chiesa venne dotata di sagrestia nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]].<ref>{{Cita|Spada, 2004|p.26}}</ref> A causa di recenti rinnovamenti della viabilità che hanno permesso di collegare con la città oltre alla zona industriale anche il centro di raccolta dei rifiuti e il nuovo stadio di atletica (e che permetteranno di accedere al nuovo terminal merci intermodale di Sacconago), parte dell'antica stradina di campagna che costeggiava la chiesa è andata perduta.
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=== Cimitero ===
[[Immagine:20081224CimiteroSacconago(2).JPG|thumb|left|200px|Cimitero di Sacconago]]
Verso la metà del Settecento, quando si rese inadeguato l'antico cimitero che si trovava accanto alla vecchia chiesa parrocchiale dei santi apostoli Pietro e Paolo, un nuovo cimitero venne costruito al di fuori del nucleo storico dell'ex-municipio di Sacconago, nell'area in cui dal [[1928]] sorge la nuova chiesa parrocchiale.
Alla fine dell'Ottocento si decise di spostare di nuovo il cimitero in un'area a sud-ovest del centro urbano, sulla via Bienate, che collega Sacconago con l'ex-comune autonomo di Bienate. Il nuovo cimitero fu progettato dall'ingegner Ercole Seves nel [[1898]], che qualche anno prima aveva già progettato il [[Cimitero Monumentale di Busto Arsizio]]. La prima tumulazione avvenne nel [[1908]]. Nel corso degli anni sono state realizzate opere per ottenere un sempre maggior numero di loculi disponibili.<ref>{{cita web|url=http://www.impresasidoti.it/2011/07/sacconaco-loculi-interrati-cimitero-1994/|titolo=Cimitero di Sacconago – Realizzazione loculi interrati (1994)|accesso=8 maggio 2013}}</ref> Alcune aree all'interno del recinto sono tuttora disponibili.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/moduli/doc_view/2286-b2-cimitero-di-sacconago-stato-di-fatto?tmpl=component&format=raw|titolo=Piano regolatore cimiteriale - Stato di fatto|accesso=8 maggio 2013}}</ref>
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=== Villa Calcaterra ===
[[Immagine:Villa calcaterra icma pic.jpg|thumb|right|200px|Villa Calcaterra]]
La villa fu costruita negli [[anni 1920|anni venti]] dalla famiglia Calcaterra, proprietaria anche di un cascamificio a Sacconago e di una tessitura in [[Valcuvia]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/calcaterra.htm|titolo=La Villa Calcaterra - Monumento a Sacconago|accesso=7 maggio 2013}}</ref> Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu requisita dai tedeschi e divenne celebre per le torture inflitte al suo interno ai partigiani della zona.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=238002|titolo=Villa Calcaterra torna agli antichi splendori|accesso=8 maggio 2013}}</ref>
Rimase di proprietà della famiglia sino al [[1968]] e fu acquistata nel [[1972]] dal Comune di Busto Arsizio, che la destinò a sede distaccata delle scuole elementari "Ada Negri" e poi del liceo scientifico "Arturo tosi". La villa, la cui facciata principale si trova su via Magenta, presenta una pianta ad H sviluppata su tre piani.<ref>{{cita web|url=http://www.artevarese.com/av/view/news.php?sys_tab=2000d&sys_bcb=7&sys_docid=4508|titolo=Villa Calcaterra rinasce nel nome del Cinema|accesso=7 maggio 2013}}</ref> L'esterno della villa presenta numerose decorazioni.
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