High performance computing: differenze tra le versioni
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== Storia ed evoluzione ==
Il 1990 vide la nascita del primo modello standard di programmazione parallela per HPC. All'inizio del decennio, i sistemi di supercalcolo vettoriale come quelli commercializzati dalla [[Cray Research]], [[Fujitsu]] e [[NEC]], erano ampiamente utilizzati nell'esecuzione di applicazioni su larga scala. Venivano combinati insieme da due a quattro [[processore vettoriale|processori vettoriali]] che formavano sistemi particolarmente potenti con una singola memoria condivisa. I [[multiprocessore simmetrico|multiprocessori simmetrici]] (SMP), erano costituiti da un piccolo numero di processori [[RISC]] che condividevano la memoria, ma sorsero dei problemi quando fu chiaro che sarebbe stato difficile estendere questa tecnologia ad un grande numero di [[CPU]]. Nacquero così le nuove piattaforme parallele a memoria distribuita (DMP) prodotte da compagnie come [[Intel]], [[Meiko]] e [[nCube]]: i computer [[SIMD]] (''Single Instruction Multiple
A poco a poco le aziende iniziarono a produrre delle DMP proprie costituite da una serie di singoli computer collegati ad una rete ad alta velocità con un sistema che garantisse un rapido trasporto di dati tra le diverse memorie. Allo stesso modo le workstation collegate a delle comuni [[LAN]] iniziarono ad essere utilizzate insieme per lo svolgimento di un unico lavoro, fornendo così dei sistemi paralleli a basso costo. Tali sistemi divennero noti come “[[Clusters of workstation]]” (COW). Sebbene le reti Ethernet usati dalle COW fossero lente in confronto a quelle delle vere DMP, queste risultavano però molto più economiche da costruire.
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