CIP6: differenze tra le versioni
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La dizione "assimilate" fu aggiunta alla previsione originaria in sede di approvazione del provvedimento per includere fonti di vario tipo, non previste espressamente dalla normativa europea in materia.
In conseguenza della delibera "CIP6", chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate ha diritto a rivenderla al [[Gestore dei Servizi Energetici]] (GSE) a un prezzo superiore a quello di mercato.
I costi di tale incentivo vengono finanziati mediante un sovrapprezzo del 6-7% del costo dell'energia elettrica, che viene addebitato direttamente ai consumatori finali nel conteggio di tutte le bollette (componente A3 degli [[Produzione di energia elettrica in Italia#Oneri generali del sistema elettrico|oneri di sistema]]). Il valore dell'incentivo CIP6 viene aggiornato trimestralmente e i valori (in €/MWh) sono pubblicati sul sito del
Il GSE nel 2006 ha erogato 1136 milioni di euro per gli inceneritori, 224 per il geotermico, 203 per l'idroelettrico, 196 per l'eolico e 0,04 per il solare.<ref>{{cita web|url=http://www.educambiente.tv/Cip6.html|titolo=CIP6: un po' di storia|accesso=11 marzo 2013}}</ref>
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{{quote|''La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell'articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/ CE del [[Parlamento europeo]] e del [[Consiglio Europeo|Consiglio]], del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità (1), la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile.
▲''Gli obiettivi della direttiva 2001/77/CE vanno considerati congiuntamente ai principi stabiliti dalla strategia comunitaria in materia di gestione dei rifiuti. Le disposizioni nazionali che prevedono aiuti non differenziati (riguardanti quindi anche la frazione non biodegradabile) per l'incenerimento dei rifiuti devono dimostrare che sono compatibili con il principio della prevenzione della produzione di rifiuti e che non costituiscono un ostacolo al reimpiego e al riciclaggio dei rifiuti stessi.''
Allo stato, tuttavia, la controversia non pare essersi conclusa. Nuovi inceneritori sono in progettazione in varie località d'Italia.}}▼
▲''La Commissione esaminerà attentamente le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative messe in applicazione dagli Stati membri per conformarsi alla direttiva 2001/77/CE.''}}
▲Allo stato, tuttavia, la controversia non pare essersi conclusa. Nuovi inceneritori sono in progettazione in varie località d'Italia.
==Note==
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