Jacques Santer: differenze tra le versioni
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|nome = Jacques Santer
|immagine = Tindemans, Bukman, Santer.jpg
|didascalia = Gli ex presidenti del [[Partito Popolare Europeo|PPE]]. Santer è il terzo da sinistra.
|carica = [[Presidente della Commissione europea]]
|mandatoinizio = [[23 gennaio]] [[1995]]
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|mandatofine2 = [[5 gennaio]] [[1995]]
|predecessore2 = [[Pierre Werner]]
|successore2 =
|carica3 = [[Presidente del Consiglio europeo]]
|mandatoinizio3 = [[1 gennaio]] [[1991]]
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|partito= [[Partito Popolare Cristiano Sociale|Partito popolare cristiano sociale]]<br />([[Partito Popolare Europeo]])
}}
{{Bio
|Nome = Jacques
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|Nazionalità = lussemburghese
}}
È stato ministro, [[Primi Ministri del Lussemburgo|primo ministro]] e [[presidente della Commissione europea]].
==Formazione==
Santer si laureò in economia all'[[università di Strasburgo]].
==Carriera politica==
===Incarichi di governo in Lussemburgo===
Santer è membro del [[Partito Popolare Cristiano Sociale|Partito popolare cristiano sociale]] ed è stato leader del partito dal [[1974]] al [[1982]].
Tra il [[1975]] e il [[1979]] Santer fece parte del [[Parlamento europeo]]. Nel [[1979]] venne nominato ministro delle finanze, del lavoro e della sicurezza sociale del [[Lussemburgo]].
Il
Nel febbraio [[1986]] Santer ospitò a [[Lussemburgo (città)|Lussemburgo]] il vertice del [[Consiglio europeo]] che approvò l'[[Atto Unico Europeo|Atto unico europeo]]. Dal [[1991]] al [[1994]] Santer fu anche governatore della [[Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo]].
===Presidente della Commissione europea===
Santer venne nominato [[Presidente della Commissione europea]] nel gennaio [[1995]]. Fu scelto dopo che il [[Governo del Regno Unito|governo britannico]] pose un veto contro il candidato appoggiato dai governi [[governo francese|francese]] e [[governo tedesco|tedesco]] [[Jean-Luc Dehaene]]<ref>{{Cita pubblicazione | titolo = Europe’s presidential race: the form | url = http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=E1_TPQSST&source=login_payBarrier | rivista=The Economist | data = 11 giugno 1998 | accesso = 3 maggio 2011 }}</ref>. Il processo di selezione del presidente, gestito con negoziati poco trasparenti tra i governi, venne aspramente criticato dal [[Parlamento europeo]], che approvò la nomina di Santer con un margine molto stretto: 260 voti a favore, 238 contrari e 23 astenuti<ref>{{es}} [http://www.ena.lu/european_parliament_frustrates_leaders_twelve_with_strong_protest_vote_against_santer_from_pais_july_1994-2-14985 El nuevo Parlamento Europeo desaira a los líderes de los Doce con un fuerte voto de castigo a Santer] El País</ref>.
La [[Commissione Santer]] lavorò per preparare l'introduzione dell'[[euro]] e contribuì all'elaborazione del [[Trattato di Amsterdam]] del [[1999]].
La Commissione fu costretta alle dimissioni nel [[1999]], dopo che un'inchiesta indipendente aveva rivelato cattive pratiche di gestione ed amministrazione da parte di alcuni commissari. Visto il rifiuto dei commissari coinvolti di dimettersi e vista l'impossibilità per il presidente della Commissione di rimuovere dei commissari dal loro incarico, l'intera commissione si dimise il
Nella legislatura [[1999]]-[[2004]] Santer è stato membro del [[Parlamento europeo]]. Dal [[2002]] al [[2003]] fece parte anche della [[Convenzione europea]] incaricata di preparare la [[costituzione europea]].
==Altre attività==
Nel [[1996]] Santer entrò a far parte del consiglio di amministrazione della [[holding|holding finanziaria]] "General Mediterranean Holdings" (GenMed) posseduta dal finanziere anglo-iracheno Nadhmi Auchi.
Attualmente Santer presiede il consiglio di amministrazione del museo d'arte moderna "Grand-duc Jean" (Mudam) di [[Lussemburgo (città)|Lussemburgo]].
Santer ha fatto parte della [[Commissione Trilaterale]].
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