Vi è una pratica in molte comunità ortodosse di lavarsi le mani prima di recitare ''birkat hamazon''. Tale pratica è chiamata ''mayim acharonim'' (acque finali). Si ritiene che ciò, anche se un ''chovah'' (dovere),<ref>Cfr. [[Shulchan Aruch]] ''Orach Chaim'' 191:1.</ref> non è una ''[[mitzvah]]'' (comandamento), siccome l'osservanza fu istituita per motivi di salute (in particolare, per evitare il pericolo di toccarsi gli occhi con sali nocivi). Un particolare aspersore rituale può essere usato per erogare l'acqua,<ref>Cfr. {{citeCita web |url=http://www.hadadbros.com/shop/category/tableware/mayim-achronim-set/ |titletitolo=Mayim Achronim Set |authorautore=Hadad Brothers |datedata= |workopera= |publishereditore=Hadad Brothers |accessdateaccesso=29/05/2013}}</ref> ma non è obbligatorio. Anche se la pratica si basa su una sentenza registrata nel Talmud, se questa sentenza sia ancora vincolante o no è una questione dibattuta tra le varie comunità ortodosse, visto che la pratica di mangiare con coltelli e forchette sembra rimuoverne la sua ragione pratica. Alcuni la osservano come una [[Halakhah]] vincolante, altri come una misura facoltativa e altri non la praticano affatto. Tra quelli che osservano ''mayim acharonim'', la maggioranza semplicemente versa una piccola quantità di acqua sopra le punte delle dita (si noti che secondo la [[Mishnah Berurah]], ciò non soddisfa affatto le condizioni dell'obbligo, ma secondo il ''Kitzur Shulchan Aruch'' (43:1)<ref>Supplemento halakhico posteriore del [[Shulchan Aruch]].</ref>, uno "non necessita di lavarsi la mano intera. È sufficiente lavarsi fino alla seconda falange delle dita", mentre una minoranza, di solito ebrei yemeniti o gruppi relativi, si lava fino al polso.<ref>Seguendo la ''[[Mishneh Torah]]'', Hilkhoth Berakhoth 6:05.</ref> Non si deve fare pausa tra il lavaggio e la recitazione di ''birkat Hamazon''.