V8 Interceptor: differenze tra le versioni

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a[[File:Mad Max V8 Interceptor.jpg|thumb|right|300px|La V8 Interceptor nell'inseguimento iniziale di ''The Road Warrior'']]
La '''V8 Interceptor''' è l'[[automobile]] utilizzata dal personaggio [[Max Rockatansky|Mad Max]] nell'[[Mad Max|omonimo film]]. La vettura è basata su di una [[Ford Falcon (Australia)|Ford Falcon XB GT Coupé]] del [[1973]], modificata dai produttori e accreditata nel film come un modello dalle capacità incredibili grazie ada un [[Sovralimentazione tramite compressore volumetrico|compressore volumetrico]] installato sul [[motore]], benché nella realtà questo non fosse realmente funzionante.
 
==L'auto==
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Venne modificato il sistema di scarico, che vide l'utilizzo di 8 terminali (4 per lato) che affiancavano le portiere giust'accanto ai passaruota posteriori. Furono applicati diversi [[spoiler (automobilismo)|spoiler]], uno sul tetto in prossimità del lunotto, e un secondo sull'estremità della coda, presi in prestito dalla versione Cobra<ref name=fonte2 />. I cerchioni furono disegnati appositamente e realizzati in versione unica per il film, e gli [[pneumatico|pneumatici]] montati erano dei 245/50 R 14 sull'asse anteriore e 265/50 R 15 sull'asse posteriore, modello [[BF Goodrich]] Radial T/A<ref name=fonte2 />.
 
Il motore venne modificato solo a livello estetico, con il montaggio di un compressore volumetrico [[Weiand]] non funzionante sulla testata, ma che veniva attivato elettricamente solo per fingerne il funzionamento. Il motore era uno standard 351 [[Motore V8|V8]] Cleveland da circa 300 [[cavallo vapore|cavalli]] di [[potenza (fisica)|potenza]], che non venne ritoccato<ref name=fonte2 />. Nel film veniva accreditata una potenza di 600 cavalli per merito del compressore volumetrico, nella realtà il veicolo aveva la potenza originale, anche perché per raggiungere una potenza simile sarebbe stata necessaria una radicale rivisitazione del propulsore<ref name=fonte2 />. Gira comunque voce che il motore fosse in realtà un [[Pontiac]] 455 costruito dalla Phase Four Head, e che tale propulsore fosse davvero in grado di produrre una potenza incredibile come ripreso nel film. Il motore avrebbe avuto un compressore volumetrico davvero funzionante, e dotato di una cosiddetta Electro-Magnetic Clutch (Frizione Elettro Magnetica), doppio sistema ada [[iniezione (motore)|iniezione]] elettronica e doppia conduttura ad aria (che permetteva al motore di funzionare quando il compressore volumetrico era spento). Questo motore pare che venne utilizzato nel film, e poi successivamente rivenduto negli [[Stati Uniti]], ma pare che le tracce siano andate perse e che questo propulsore non sia più rintracciabile. Altre voci, dicono che in realtà venne ordinato per costruire il modello del film, ma che alla fine non venne usato causa il non funzionamento della Frizione Elettro Magnetica<ref name=fonte4>{{cita web|url=http://www.geocities.com/Area51/Lair/3423/|titolo=The Mad Max Interceptor|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/Area51/Lair/3423/}}</ref>. Al giorno d'oggi, questa è una delle voci più accreditate riguardo all'utilizzo di un motore diverso dallo standard 351 V8 Cleveland.
 
[[Immagine:07. Mad Max Car at Silverton Hotel, Silverton, NSW, 07.07.2007.jpg|thumb|left|200px|Replica della V8 Interceptor fuori del Silverton Hotel, principale ___location per le riprese del secondo film]]
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Per questa sequenza fu usata la seconda V8, costruita appositamente per non perdere l'originale V8. Il rottame rimase esposto in un deposito di rottami (junk yard) per quasi 20 anni, fino a che, al furto di una delle due cisterne, la zona venne recintata e i preziosi resti della V8 nascosti all'occhio dei visitatori<ref name=fonte5>{{cita web|url=http://www.madmaxmovies.com/cars/madmax2/Wrecks/index.html|titolo=Mad Max Interceptor Wrecks}}</ref>. Di questo rottame ci sono ancora le tracce tuttavia, essendo stato esposto nel 2002 al ''Back to the Max'', un festival che celebra il mito di Mad Max e le sue auto<ref name=fonte6>{{cita web|url=http://www.back2themax.com/gallery/bts/B2TMDereksCar.JPG|titolo=Rottame della V8 Interceptor nel 2002}}</ref>.
 
La prima e originale Interceptor, al termine del secondo film, venne abbandonata adda uno sfasciacarrozze, destinata alla demolizione<ref name=fonte7>{{cita web|url=http://www.madmaxmovies.com/cars/mad-max-interceptor/history3.html|titolo=Mad Max Interceptor Restoration}}</ref>. In realtà, questi non la demolì affatto,; invece, la custodì gelosamente nascondendola in un garage. Fu rintracciata diversi anni dopo Bob Forsenko, che dopo una trattativa con il "proprietario", gliela cedette. La V8 venne restaurata e Forsenko, per rifarsi dei soldi dell'operazione (circa 25.000 AUmila $[[dollari australiani]]) la propose da esposizione in vari [[museo|musei]] a pagamento, dove ottenne un ottimo successo. Successivamente, fu esposta permanentemente nel National Motor Museum of Australia di Birwood, [[South Australia|Australia del Sud]]. Attualmente, l'originale V8 risiede al "Cars of the Stars Motor Museum", in [[Inghilterra]]<ref name=fonte8>{{cita web|url=http://www.madmaxmovies.com/cars/mad-max-interceptor/history4.html|titolo=Mad Max Interceptor Current day}}</ref>.
 
Alla 53ª [[Biennale di Venezia]], l'artista australiano [[Shaun Gladwell]], ha esposto una replica della V8 Interceptor nell'ambito del suo progetto artistico ''MADDESTMAXIMVS'', apertamente ispirato alla saga di Mad Max<ref name=fonte10>{{cita web|url=http://www.designboom.com/weblog/cat/10/view/6668/shaun-gladwell-australian-pavilion-at-venice-art-biennale-09.html|titolo=Shaun Gladwell MADDESTMAXIMVS}}</ref>.
 
==La V8 Interceptor nei media==