HMS Cardiff (D108): differenze tra le versioni
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}}
La '''HMS ''Cardiff'' (D108)''' è stata<ref>Nella Royal Navy le navi militari hanno sempre genere femminile.</ref> un [[cacciatorpediniere]] lanciamissili della classe [[Classe Type 42|Type 42]] ed inoltre la terza nave della [[Royal Navy]] a portare questo nome in onore della città di [[Cardiff]]. La costruzione venne iniziata dalla [[Vickers Shipbuilding and Engineering]] nei cantieri di [[Barrow-in-Furness]] e venne completata dalla [[Swan Hunter]] nella regione di [[Tyne and Wear]]. La ''HMS Cardiff'' venne varata il
Durante la sua vita operativa prese parte alla [[Guerra delle Falkland]] dove abbatté l'ultimo aereo argentino.
Nel corso della [[Guerra del Golfo]] nel [[1991]] il [[Westland Lynx]] in dotazione alla nave, affondò due [[dragamine]] iracheni. Contribuì inoltre allo schieramento navale che precedette l'[[Guerra d'Iraq|invasione dell'Iraq]] nel 2003 partecipando all'operazione [[Armilla patrol]] e ostacolando alcuni tentativi di contrabbando di petrolio, ma non fu mai coinvolta direttamente nel conflitto.
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== Costruzione ==
[[File:Sea_Dart_missile_HMS_Cardiff_1982.JPG|thumb|left|La rampa lanciamissili del sistema Sea Dart sulla ''Cardiff'']]
La [[Classe Type 42]] (conosciuta anche come ''Classe Sheffield'' dal nome dell'unità capoclasse), è stata costruita in tre lotti<ref>{{Cita web|url=http://www.military-today.com/navy/type_42_sheffield_class.htm|titolo=Type 42 Sheffield class|editore=MiltaryToday|accesso=26 aprile 2008}}</ref>, al primo dei quali appartiene la '' Cardiff'' che costò oltre 30 milioni di sterline, il doppio di quello che era stato preventivato inizialmente<ref>{{Cita libro |titolo=Intelligence, Defence, and Diplomacy: British Policy in the Post-War World |url =http://books.google.com/books?id=oSZHqtcBBKEC&pg=PA119&vq=cardiff&dq=%22HMS+Cardiff%22&lr=&as_brr=3&source=gbs_search_s&sig=1gnWUEj2rqDGNwTdNjMhsmgG-Kk |datadiaccesso=10 marzo 2008 |cognome=Aldrich |nome=Richard James |anno=1994 |editore=Taylor & Francis |id=ISBN 0714641405 |pagine=119}}</ref>. La [[chiglia]] venne impostata il
I [[cacciatorpediniere]] della classe Type 42 furono progettati come navi antiaeree e il loro armamento principale era rappresentato dal [[Sea Dart]], un [[missile terra-aria|sistema missilistico mare-aria]] in grado di colpire bersagli distanti fino a 30 miglia nautiche, pari a 56 km<ref>{{Cita web|url=http://www.royal-navy.mod.uk/server/show/nav.2216|titolo=Sea Dart|editore=Royal Navy|accesso=5 maggio 2008}}</ref>. La ''Cardiff'' era armata anche con un [[4.5 inch Mark 8|cannone navale Mark 8 da 114mm]] in grado di sparare proiettili da 21 kg a una distanza di 22 km<ref>{{Cita web|url=http://www.royal-navy.mod.uk/server/show/nav.2221|titolo=114 mm (4.5 inch) Gun|editore=Royal Navy|accesso=10 febbraio 2008}}</ref>.
Dopo l'esperienza nella [[Guerra delle Falkland]], in cui due navi della classe Type 42 (la [[HMS Sheffield (D80)|''Sheffield'']] e la [[HMS Coventry (D118)|''Coventry'']]) furono affondate dagli aerei d'attacco argentini, l'intera classe fu equipaggiata con il sistema di autodifesa [[Phalanx CIWS]]<ref name="HazeGray">{{Cita web|url=http://www.hazegray.org/navhist/rn/destroyers/type42/|titolo=Type 42 destroyer|editore=[[Haze gray and underway]] website|accesso=10 febbraio 2008}}</ref>, un [[Mitragliatrice Gatling|cannone Gatling]] in grado di sparare 3.000 colpi al minuto e di ingaggiare i [[missile antinave|missili antinave]] in arrivo<ref>{{Cita web|url=http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/weaps/mk-15.htm|titolo=MK 15 Phalanx Close-In Weapons System (CIWS)|cognome=Pike|nome=John|data=9 gennaio 2003|editore=[[Federation of American Scientists]]|accesso=10 febbraio 2008}}</ref> e il sistema Sea Dart fu sottoposto a migliorie per aumentarne l'efficacia contro bersagli in volo a bassa quota e in prossimità della terraferma.<ref>{{Cita web|url=http://www.wingweb.co.uk/missiles/Sea_Dart.html|titolo=The British Aerospace "Sea Dart" missile|editore=WingWeb|accesso=9 maggio 2009}}</ref>
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=== La guerra delle Falkland ===
{{Vedi anche|Guerra delle Falkland}}Il
Poco più di un mese prima dello scoppio della guerra, la ''Cardiff'', sotto il comando del capitano [[Michael Harris (militare)|Michael Harris]]<ref>{{cita news|url=http://www.london-gazette.co.uk/issues/49194/supplements/16121|pubblicazione=[[London Gazette]]|titolo=No.49194, p.16121|data=13 dicembre 1982|accesso=26 marzo 2010}}</ref>, un ex sommergibilista<ref>{{cita|One Hundred Days|woodward|pag. 282}}... the Type 42 HMS Cardiff, comanded by another yet submariner Captain Mike Harris.</ref>, aveva iniziato un periodo di sei mesi di dispiegamento nel [[Golfo Persico]] con la squadra navale Armilla Patrol. La ''Cardiff'' aveva appena sostituito la sua gemella capoclasse ''HMS Sheffield'' in questa missione<ref name="Deployment Diary">{{Cita web|url=http://hmscardiff.co.uk/timeline.aspx|titolo=Deployment Diary|editore=HMS ''Cardiff''—The 1982 Ship's Company|accesso=11 febbraio 2008}}</ref>, ma il
Durante il viaggio l'equipaggio della ''Cardiff'' eseguì varie esercitazioni, comprese simulazioni di difesa contro attacchi aerei, nucleari, biologici, chimici e contro missili antinave<ref name="Report of Proceedings">{{Cita web|url=http://hmscardiff.co.uk/rop.aspx|titolo=Report of Proceedings|editore=HMS ''Cardiff''—The 1982 Ship's Company|accesso=12 febbraio 2008}}</ref>.
Dato che anche la flotta argentina disponeva di alcune Type 42, alla ''Cardiff'' e a tutte le sue navi gemelle, vennero dipinte sulla fiancata due linee verticali nere in modo che fosse più facile per i sottomarini britannici distinguerle delle navi nemiche<ref>{{Cita libro |titolo= Four Weeks in May|cognome= Hart-Dyke|nome=David |anno=2008 |editore=Atlantic Books |città=Great Britain |id=ISBN 9781843545910 |pagine=31 |capitolo=Chapter 2 }}</ref><ref>{{Cita libro |titolo= Four Weeks in May|cognome= Hart-Dyke|nome=David |anno=2008 |editore=Atlantic Books |città=Great Britain |id=ISBN 9781843545910 |pagine=31 |capitolo=Chapter 2 }}</ref>. Il 22 maggio la ''Cardiff'' attaccò un aereo da ricognizione argentino [[Boeing 707]]<ref name=Freedman473>Freedman (2005), p. 473.</ref>. Il quadrireattore venne rilevato mentre stava seguendo la flotta mantenendosi a distanza di sicurezza dai sistemi antiaerei inglesi, e la ''Cardiff'' fu incaricata di arretrare per portarsi a distanza utile per ingaggiare il bersaglio<ref name=Freedman473/><ref>{{Cita web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202052201.asp |titolo=Navy News - The Falklands Conflict - 22 May 1982 |mese=luglio|anno=1982 |editore=''[[Navy News]]'' |accesso=12 febbraio 2008}}</ref>.
La nave sparò due [[Sea Dart (missile)|Sea Dart]] alle 11:40 (ora locale) contro l'aereo che si trovava al limite della portata dei missili. Il primo terminò la sua corsa in mare, il secondo mancò il bersaglio<ref name=Freedman473/> a causa delle manovre diversive effettuate dall'equipaggio dell'aereo<ref name=Malvinas>{{Cita web |url=http://www.aeroespacio.com.ar/site/anteriores/538-550/546/site/_01malvinas.htm |titolo=Malvinas 20 Anos–Testimonios |accesso=23 aprile 2008 |lingua=Spanish }}</ref>. Dopo aver evitato l'attacco il ricognitore argentino (matricola TC-92<ref>Nel 1996 questo velivolo andò distrutto in un incidente aereo [http://aviation-safety.net/photos/displayphoto.php?id=19961023-0&vnr=2&kind=PC Aviation Safety, foto e scheda]</ref>) scese al disotto del livello dei radar e fece ritorno alla base di [[El Palomar (Argentina)|El Palomar]]<ref name=Malvinas/>. Il
[[File:SAS Parachute down to HMS Cardiff.jpg|thumb|right|I quattro paracadutisti della SAS recuperati dalla HMS ''Cardiff'']]
Il gruppo Bristol si unì alla task force principale il
Poco dopo il suo arrivo fu coinvolta nell'ultimo raid [[Exocet]] contro la [[HMS Invincible (R05)|''Invincible'']]<ref name="Report of Proceedings"/>. Nelle prime ore del
{{Cita pubblicazione |url=http://usacac.army.mil/cac/milreview/download/English/NovDec04/bolia.pdf |format=PDF |titolo=The Falklands War: The Bluff Cove Disaster |cognome=Bolia |nome=Robert S |rivista=Military Review |numero=November–December 2004 |pagine=pp. 66–72 |accesso=26 aprile 2008}}</ref>. Tuttavia la commissione d'inchiesta che venne costituita non attribuì alcuna colpa all'equipaggio della nave<ref>{{Cita web|url=http://hansard.millbanksystems.com/written_answers/1987/feb/02/lcpl-s-j-cockton|titolo=L/Cpl. S. J. Cockton (Hansard)|editore=hansard.millbanksystems.com|accesso=1 giugno 2008}}</ref>.
Circa un'ora dopo l'abbattimento dell'elicottero, la ''Cardiff'' notò quattro mezzi da sbarco del secondo battaglione della Scots Guards<ref name="Deployment Diary"/>. Essendo convinti che non vi fossero altre forze britanniche nella zona, la nave si preparò ad attaccare quelli che apparivano come mezzi argentini. Quando i soldati scozzesi videro i segnali luminosi che precedono un attacco, realizzarono le intenzioni della ''Cardiff'', l'ufficiale in comando dei mezzi da sbarco Ewen Southby-Tailyour, cercò di allontanarsi.
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Il pilota, capitano Pastrán, sopravvisse, ma il navigatore<ref name="RNA"/>, capitano Casado, morì<ref name="13 de Junio "/><ref>{{Cita web|url=http://www.fuerzaaerea.mil.ar/conflicto/camberra.html|titolo=BAC MK-62 Canberra|editore=Argentine Air Force|accesso=26 aprile 2008|lingua=Spanish}}</ref>.
Anche se i resti del capitano Casado furono recuperati nel 1986, vennero definitivamente identificati solo nel settembre 2008<ref>{{Cita web |titolo = Falkland Islands: Weekly Penguin News Update |data=12 settembre 2008 |accesso=12 settembre 2008 |url=http://www.mercopress.com/vernoticia.do?id=14532&formato=html}}</ref>.
Le forze [[Argentina|argentine]] sulle isole si arresero il
L'equipaggio della ''Cardiff'' si occupò anche di catturare una motovedetta argentina ribattezzata in seguito HMS ''Tiger Bay''<ref name="Deployment Diary"/> in onore della baia di Tiger Bay<ref name="isbn0-85045-492-1">{{Cita libro |cognome=English|nome=Adrian J. |titolo=Battle for the Falklands (2) : Naval Forces (Men-At-Arms Series, 134) |url =http://books.google.com/books?id=Z7oyS1HviOcC&pg=PA25&lpg=PA25&dq=%22hms+tiger+bay%22&source=web&ots=70XoFPxSRS&sig=XjRTJKBIRC5NR0rqQ39Kdg1hiJM#PPA25,M1 |editore=Osprey Publishing |città=Reading |pagine=25|id=ISBN 0-85045-492-1 |datadiaccesso=11 marzo 2008 |anno=1982}}</ref> nel porto di [[Cardiff]]. La nave trascorse il resto di giugno a contreollare la zona intorno a [[San Carlo]]<ref name="Report of Proceedings"/>.
[[File:Canberra Bomber B-108.jpeg|thumb|right|Il Canberra con matricola B-108, ultimo mezzo aereo argentino ad essere abbattuto durante la guerra.]]
Nel corso della guerra la ''Cardiff'' sparò nove missili Sea Dart e un [[Mk 46 (siluro)|siluro Mk 46]]<ref name="Report of Proceedings"/>. Ritornò nel Regno Unito il
Il capitano Michael Harris, consegnò il comando della nave il
=== La prima guerra del golfo ===
{{Vedi anche|Guerra del Golfo}}
Quando l'[[Iraq]] di [[Saddam Hussein]] invase il [[Kuwait]] il
Già dal settembre 1990 la ''Cardiff'', insieme alla [[HMS Brazen (F91)|''Brazen'']] e alla [[HMS London (F95)|''London'']] aveva formato il Gruppo "X-Ray" inviato nel Golfo per rilevare le navi britanniche precedentemente dislocate nell'area: la [[HMS Battleaxe (F89)|''Battleaxe'']], la [[HMS Jupiter (F60)|''Jupiter'']] e la [[HMS York (D98)|''York'']]<ref name="Gazette Gulf"/>.
Nell'ambito della forza navale congiunta, assieme alla [[HMS Gloucester (D96)|''Gloucester'']] fece parte del gruppo di unità che assicuravano la scorta antiaerea alle portaerei statunitensi [[USS Midway (CV-41)|''Midway'']], [[USS Ranger (CV-61)|''Ranger'']] e [[USS Theodore Roosevelt (CVN-71)|''Theodore Roosevelt'']]<ref name="Gazette Gulf"/>, e si occupò anche della difesa di superficie<ref name="Gazette Gulf"/> e di tutte le operazioni connesse alla sicurezza della Task Force<ref name="isbn1-55002-256-3">{{Cita libro |cognome=Gimblett|nome=Richard H.|coautori=Morin, Jean |anno=1997|titolo=Operation Friction, 1990-1991: Canadian Forces in the Persian Gulf |url =http://books.google.com/books?id=sc70B_C3_UsC&pg=PA140&dq=HMS+Cardiff&sig=Z6y4MIEtJu_gDZu_t_8e7vb6Hk8#PPA140,M1 |editore=Dundurn Press |città=Toronto |pagine=140 |id=ISBN 1-55002-256-3 |datadiaccesso=12 marzo 2008}}</ref>.
[[File:Lynx 335.jpg|thumb|left|200px|L'elicottero Westland Lynx n. 335 imbarcato sulla ''Cardiff'' durante la Guerra del Golfo]]
L'elicottero [[Westland Lynx]] n. 335, imbarcato sulla nave, partecipò alle operazioni congiunte con i [[Sikorsky UH-60 Black Hawk|Seahawk]] americani durante la guerra. Gli elicotteri americani mancavano di un efficace missile antinave, ma avevano maggiori capacità di sorveglianza rispetto ai mezzi inglesi. Quindi una volta individuato il bersaglio dagli elicotteri americani, i mezzi inglesi procedevano ad attaccarlo con i loro missili [[BAe Sea Skua|Sea Skua]]<ref name="isbn0-313-31024-6">{{Cita libro |cognome=Pokrant|nome=Marvin |titolo=Desert Storm at sea: what the Navy really did |url=http://books.google.com/books?id=erVzmflT2MIC&pg=PA58&dq=%22HMS+Cardiff%22&as_brr=3&sig=uEBsOPwafDplpBkqdPMK7YmJCIs |editore=Greenwood Press |città=Westport, Conn |anno=1999 |pagine=58 |id=ISBN 0-313-31024-6 |datadiaccesso=12 marzo 2008}}</ref> In totale, gli elicotteri Lynx compirono quasi 600 sortite durante la guerra del Golfo,<ref name="Gazette Gulf"/>. In effetti l'elicottero partecipò a molte più operazioni di combattimento rispetto alla nave madre. Il
=== Dopo la guerra ===
[[File:HMS Cardiff Marines 2002 2.JPEG|thumb|right|Dei marinai della ''Cardiff'' controllano l'equipaggio di una petroliera irachena durante un'ispezione.]]
Dopo la guerra nel golfo, gli incarichi della ''Cardiff'' inclusero il dispiegamento con il [[Standing NATO Maritime Group 2]] e azioni di pattugliamento nella lotta al narcotraffico nei [[Caraibi]]. Durante questo periodo, ha anche partecipato alle operazioni di soccorso sull'isola di [[Eleuthera (Bahamas)|Eleuthera]] dopo il passaggio dell'[[Uragano Andrew]]. successivamente la ''Cardiff'' ritornò nel golfo per un periodo di sette mesi<ref name="Navy News">{{Cita web|url=http://www.navynews.co.uk/ships/cardiff.asp|titolo=Navy News - Ships of the Royal Navy - HMS ''Cardiff''|editore=''[[Navy News]]''|accesso=4 marzo 2008}}</ref>.
Il
In seguito al ritorno nel [[Regno Unito]] dall'operazione Vigilant Warrior, la ''Cardiff'' partecipò nel [[1995]] all'esercitazione NATO denomina "Strong Resolve" che si tiene periodicamente con cadenza quadriennale.
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Sempre nello stesso anno partecipò ad un'altra esecitazione, questa volta promossa dalla Royal Navy, dopo che il suo sistema di combattimento era stato integrato con il nuovo [[Digital Fires Network]]<ref name="isbn0-309-08873-9">{{Cita libro |titolo=The Role of Experimentation in Building Future Naval Forces |url =http://books.google.com/books?id=9sgMI18jDWMC&pg=PA67&dq=%22HMS+Cardiff%22&as_brr=3&sig=OUGbI3tEIOqIHoqOhZtAXrj8Szg |editore=National Academies Press |città=Washington, D.C |anno=2004 |pagine=67 |id=ISBN 0-309-08873-9 |datadiaccesso=11 marzo 2008 |autore=Committee for the Role of Experimentation in Building Future Naval Forces, Naval Studies Board, Division on Engineering and Physical Sciences ; National Research Council of the National Academies.}}</ref>.
Nel 2003 effettuò la sua ultima missione nel [[Golfo Persico]]; durante i suoi anni di servizio nel golfo, la ''Cardiff'' ha ispezionato 178 imbarcazioni, sequestrato 25.000 tonnellate di [[Petrolio]] e impedendo complessivamente il contrabbando di merci per un valore totale di 2 milioni di dollari. La nave venne sostituita dalla [[HMS Richmond (F239)|HMS ''Richmond'']] prima dell'inizio della guerra in Iraq e ritornò a [[Portsmouth]] il
Infine nel [[2005]] partecipò alla celebrazione del duecentesimo anniversario della [[Battaglia di Trafalgar]] appena due settimane prima di essere radiata<ref>{{Cita web|url=http://web.archive.org/web/20051115110110/http://www.trafalgar200.com/tallship_royal_ships.html|titolo=Trafalgar 200 - Media Information|editore=web.archive.org|accesso=13 maggio 2008|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20051115110110/http://www.trafalgar200.com/tallship_royal_ships.html
|dataarchivio=15 novembre 2005}}</ref>.
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[[File:HMS Cardiff rusted.jpg|thumb|right|La fiancata destra della ''Cardiff'' nel 2007 con l'insegna del nome arrugginita]]
La ''Cardiff'' doveva inizialmente essere sostituita dalla [[HMS Daring (D32)|''Daring'']], la prima nave della nuova generazione di cacciatorpediniere della Royal Navy<ref>{{Cita web|url=http://www.publications.parliament.uk/pa/cm199900/cmhansrd/vo000317/text/00317w03.htm|titolo=House of Commons Hansard Written Answers for 17 Mar 2000 (pt 3)|editore=''[[Hansard]]''|accesso=9 marzo 2008}}</ref>. Tuttavia, venne annunciato nel luglio del [[2004]] che la nave sarebbe potuta essere una di quelle ad essere ritirate precocemente dal servizio in accordo con il documento di programmazione [[Delivering Security in a Changing World]] [[White paper]] messo a punto dal Ministero della Difesa britannico<ref>{{Cita web |url=http://www.mod.uk/NR/rdonlyres/147C7A19-8554-4DAE-9F88-6FBAD2D973F9/0/cm6269_future_capabilities.pdf |formato=PDF|titolo=Delivering Security in a Changing World: Future Capabilities (Cm 6269) |editore=Ministry of Defence (Regno Unito)|accesso=9 marzo 2008}}</ref>.
La ''Cardiff'' venne radiata il
In seguito alla cerimonia di radiazione la campana della nave venna rimossa e riposizionata nella [[navata]] settentrionale della chiesa parrocchiale di San Giovanni a [[Cardiff]]<ref>{{ Cita pubblicazione | linkautore = [http://www.cardiff.gov.uk/content.asp?nav=2874%2C4812&parent_directory_id=2865]| anno = 2005| mese=dicembre| titolo = Bell is reminder of city’s own ship| rivista = Capital Times| numero = Issue 70| pagine = p. 9| url = http://www.cardiff.gov.uk/ObjView.asp?Object_ID=4079&Language=.pdf | format = PDF| accesso=6 maggio 2008 | quote = A part of HMS ''Cardiff'', the warship which was decommissioned earlier this year, has a permanent place in its home city.}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://edgeofthecentre.blogspot.com/2007/08/hms-cardiffs-bell-welcomed-home.html|titolo=Edge of the Centre: HMS ''Cardiff''’s bell welcomed home|editore=edgeofthecentre.blogspot.com|accesso=9 marzo 2008}}</ref>. Alcuni marinai in congedo proposero, senza successo, di trasformare la nave in un'attrazione turistica per la città<ref>{{Cita web |url=http://www.conservatives.com/tile.do?def=news.story.page&obj_id=123622&speeches=1 |titolo=Save HMS ''Cardiff'' for the city - News Story - Conservative Party |editore=[[Partito Conservatore (Regno Unito)|Conservative Party]]|accesso=23 marzo 2008}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/wales/4633095.stm |titolo=Call for Cardiff home for warship |data=29 giugno 2005|editore=[[BBC News]]|accesso=9 marzo 2008}}</ref>. La [[Royal Navy]] ha annunciato che il [[cacciatorpediniere]] [[HMS Dragon (D35)|''Dragon'']] sarà la prossima nave della marina ad essere connessa alla città di Cardiff<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/wales/6686029.stm |titolo=Navy destroyer linked to Cardiff |editore=[[BBC News]]|accesso=9 marzo 2008|data=24 maggio 2007}}</ref>.
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