Roberto Calvi: differenze tra le versioni

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Fuggì dall'Italia dopo che una delle più importanti banche private italiane, il [[Banco Ambrosiano]], sotto la sua presidenza dichiarò [[bancarotta]] per debiti fra 700 e 1500 milioni di dollari. Molto di quel denaro era stato fatto passare attraverso la [[banca]] [[Vaticano|vaticana]] [[I.O.R.]], ''[[Istituto per le Opere Religiose]]''.
 
Il suo corpo fu trovato impiccato sotto il [[Ponte dei Frati Neri]] (fra l'altro un significativo riferimento [[Massoneria|massonitomassonico]]), nel giugno [[1982]]. Per coincidenza, Calvi era infatti un affiliato della [[Massoneria|loggia massonica]] segreta [[P2]] di [[Licio Gelli]]. Curiousamente, la polizia inglese liquidò la morte di calvi come [[suicidio]], nonostante tutte le evidenze dimostrassero il contrario. Un'inchiesta consecutiva alla riesumazione della salma di Calvi nel [[1992]] confermò l'assassinio.
 
Nel [[1997]], i magistrati di [[Roma]] collegarono un membro della [[Mafia]] [[Sicilia|siciliana]], [[Pippo Calò]], all'omicidio di Calvi, insieme a [[Flavio Carboni]], un uomo d'affari con attività in numerosi campi. Altri due uomini, [[Ernesto Diotallevi]] (si suppone leader della "[[Banda della Magliana]]", la più pericolosa associazione [[Mafia|mafiosa]] di [[Roma]]) e il banchiere della Mafia [[Francesco Di Carlo]], sono stati dichiarati connessi all'omicidio.