Laure Junot d'Abrantès: differenze tra le versioni
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Era figlia di M. de Permon, ex-amministratore in [[Corsica]], e di Mademoiselle [[Panoria Comnène]], sorella di [[Démétrius Comnène]], discendente di [[imperatori bizantini]]: i [[Comneni]] erano infatti l'ultima [[dinastia]] [[Grecia|greca]] dell'[[Impero di Trebisonda]].
Laure d’Abrantès raccontò nelle sue ''Mémoires'' che il giovane [[Napoleone I|Napoleone Bonaparte]] aveva chiesto sua madre in sposa dopo che questa era diventata vedova. È certo che Napoleone frequentò molto la sua famiglia dopo che essa si stabilì, in seguito a varie vicissitudini, a Parigi dopo la caduta dei [[Giacobino|giacobini]] il
Andata in sposa al generale [[Jean-Andoche Junot|Junot]] all'inizio del [[Consolato (Francia)|Consolato]], entrò presto nell'animata vita parigina, dove la sua bellezza, il suo spirito caustico e la sua stravaganza non tardarono a farla notare. Il primo Console la soprannominò «piccola peste», ma trattava lei e Junot con la più grande generosità, fatto che non le impedì di profondersi in sarcasmo e calunnie nei suoi confronti nelle ''Mémoires''. Fece sfoggio, durante la missione diplomatica di suo marito a [[Lisbona]], di una tale prodigalità che quest'ultimo si ritrovò, al suo ritorno a Parigi nel [[1806]], carico di debiti, tanto che i suoi intrighi non riuscirono a rimediare alla situazione. Lei lo raggiunse nuovamente a Lisbona dopo la sua entrata vittoriosa nella città alla fine del [[1807]], ma anche le elargizioni e il bottino guadagnato a Lisbona non soddisfecero le sue esigenze. Accompagnò Junot per parte della [[Guerra d'indipendenza spagnola|guerra di Spagna]].
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