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==Appunti per la voce [[de' Bianchi]]==
'''Bonacasa Bianchi''', detto ''Cosa'', visse a Firenze nel 1082
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│ └─'''Francesco'''<small>, nato a Molinella (BO) nel 1885, con Decreto del 6 marzo 1927 si vide riconosciuto il titolo di Patrizio di Bologna, trasmissibile in linea maschile</small>
└─'''Bartolomeo'''<small>, entrò in società con i famosi banchieri fiorentini: gli Acciaroli (Acciaiuoli). Sposò in prime nozze Costanza Garisendi ed in seconde Francesca Artemisi</small>
├─'''Cosa'''
├─'''Giacomino'''
└─'''Bianco'''<small>, nominato Cavaliere dal Delfino di Vienna, nel 1340 venne ammesso nel Consiglio Generale della città. Nel 1345 viene nominato Depositario della città e nel 1350 entra a far parte degli Anziani. Fu lui che istituì a Bologna la Dogana (stabilendo il criterio che tutte le mercanzie prima di entrare in città, dovevano essere tassate di un soldo per ogni lira di valore e che il frumento da macinare pagasse due soldi per corba). Sposò prima Gesia Delfini, figlia di Niccolò, ed in seconde nozze Avola Galuzzi, figlia di Pietro.</small>
├─'''Pietro'''<small>, detto ''Pietruccio'' fu nel 1376, uno degli animatori della rivolta di Bologna contro il governo Pontificio. Scacciato il Legato Pontificio, Bologna si costituì in Repubblica indipendente ed inviò Pietro come ambasciatore a Firenze per stringere un patto d'alleanza. Ma il potere sulla città ritornò al Pontefice e Pietro, mantenendo fede ai suoi impegni presi, dette corpo ad un complotto per restituire ai Pepoli la Signoria di Bologna. Ma la congiura venne scoperta e Pietro venne esiliato. Dopo due anni di esilio, nel 1379 fece ritorno in Bologna e la città, quando riacquistò la libertà, non si dimenticò dei sacrifici fatti da Pietro, e per dimostrargli fiducia, lo inviò nel 1389 ad invocare soccorsi presso Carlo VI Re di Francia. La diplomazia di Pietro Bianchi fruttò la promessa di protezione, ricevendo inoltre in dono un orifiamma azzurro con gigli d'oro e il privilegio per tutte le famiglie Bolognesi, di inquartare i propri stemmi con i gigli d'oro degli Angiò, tramezzati dal lambello. Per premiarlo dei risultati ottenuti, ottenne l'investitura perpetua del Castello di Piano nell'alto appennino. Nel 1400 fu nominato Senatore.</small>
└─'''Bianco'''
│ └─'''Antonio'''<small>, nominato castellano della Rocca Grande di Fossignano</small>
├─'''Giacomo'''<small>, Venne esiliato assieme al fratello Pietro, e poi richiamato a Bologna e reintegrato nei suoi diritti per intercessione dei più importanti nobili della città. In occasione della visita del Delfino di Vienna, venne nominato Cavaliere. Sposò Caterina Pepoli.</small>
└─'''Niccolò'''<small>, fu Capitano generale delle montagne Bolognesi. Sposò Giacoma Oretti ed ebbe due figli: Antonio e Ludovico</small>
├─'''Antonio'''
│ ├─'''Bagarotto'''
│ │ └─'''Emilio'''<small>nel 1513 gli venne attribuito il titolo di Conte. Fu cameriere segreto di Papa Leone X (che nel 1513 gli conferì il titolo di Conte), di Clemente VII (che per i suoi meriti che elevò Piano a Contea e autorizzò i de' Bianchi ad inquartare il loro stemma con quello de' Medici), e di Paolo III. Fu inoltre Protonotario Apostolico</small>
│ └─'''Giovan Battista'''<small>, ricevuto il titolo di Conte, nel 1469 fece parte degli Anziani. Venne eletto Senatore Giovanni Bentivoglio</small>
│ ├─'''Gasparo'''<small>, fu senatore nel 1528. Sposò Orsetta, figlia del Conte Sansonetto Bardi di Firenze</small>
│ │ └─'''Gualtierotto'''<small>, Senatore. Sposò Taddea Gessi, sorellastra di Papa Gregorio XIII</small>
│ │ └─'''Annibale'''<small>, membro degli Anziani nel 1572, e Gonfaloniere nel 1573, 1579, 1585, 1591 e 1598</small>
│ │ └─'''Giovanni Taddeo'''
│ │ ├─'''Annibale'''
│ │ ├─'''Niccolò'''
│ │ └─'''Giuseppe Carlo'''<small>, sposò Virginia di Mancinella, figlia di Costantino</small>
│ │ ├─'''Alessandro'''
│ │ ├─'''Antonio'''
│ │ ├─'''Giovanni'''
│ │ ├─'''Gasparo'''
│ │ └─'''Pietro'''
└─'''BiancoAlemanno'''
│ └─'''Marc'Antonio'''<small>, sposò Filippa Bolognini, figlia di Giovanni</small>
│ └─'''Annibale'''
│ └─'''Giovan Battista'''<small>, sposò Contessa Bianchi, figlia del Conte Cambise </small>
│ └─'''Cambise'''
│ └─'''Dondedio'''
└─'''Ludovico'''<small>, fu nel 1440 nel Consiglio dei 120, e nel 1446 venne nominato Gonfaloniere di Giustizia</small>