Jacques Callot: differenze tra le versioni
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Nel [[1612]] si trasferì a [[Firenze]], restandovi per nove anni sotto la protezione di [[Cristina di Lorena]]. Qui incise, presso l'incisore [[Giulio Parigi]], nel [[1616]] circa le ''Tentazione di sant'Antonio'', nel [[1617]] la serie dei Capricci, ispirata al teatro, al costume popolare e al Carnevale, infine nel [[1620]] la ''Fiera dell'[[Impruneta]]''. A Firenze sperimentò la tecnica dell'[[acquaforte]] che diverrà una delle sue modalità espressive preferite. Le sue incisioni evidenziarono un linguaggio artistico piuttosto personale ed originale, a metà strada tra il galante ed il grottesco, sorretto da un gusto compositivo estremanente raffinato.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol. III, pag.4</ref>
Nel [[1621]] si
Nel [[1624]] si sposò con Catherine Kuttinger.
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