Cesare Bardelli: differenze tra le versioni

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Dall'autunno 1947, dopo una tournée al Cairo ed Alessandria cantando in Traviata (Germont) Tosca (Scarpia) Aida (Amonasro) Carmen (Escamillo) Lucia (Lord Enrico Ashton) e vari concerti con Direttori d'orchestra quali: Franco Patanè, Pino Donati, Vincenzo Marini, Cesare Bardelli si trasferisce armi e bagagli in America del Nord a New York dove continuerà a cantare fino al 1979 con diverse tappe in tutti i più importanti Teatri europei durante gli anni 1960-1970.
Per Cesare Bardelli fu un'ascesa rapidissima e costante in America del Nord, Centro e Sud. Da Detroit a San Francisco, da Washington D. C. a Los Angeles, da New York a Mexico City, da New Orleans a Chicago, da Miami a Caracas, da Philadelphia ad Havana-Cuba. Un unico enorme percorso senza interruzione né soste. Ha contratti ovunque.
Il suo debutto negli States è a Detroit in "Scarpia" Tosca poi "Amonasro" in Aida all'Academy of Music di Philadelphia. Il personaggio verdiano, uno dei suoi preferiti e particolarmente adatto a mettere in risalto la generosa potenza della schietta voce di baritono, lo canterà ovunque. È una svolta definitiva. Nel 1948-49 il suo quartierequartier generale è Philadelphia. Il repertorio è quello oneroso di un baritono drammatico, dal Verdi della Trilogia al Verismo, passando per Puccini, è "Jago", "Il Conte di Luna", "Barnaba", "Germont", "Scarpia", "Tonio", "Rigoletto".
 
Compare a Caracas e a L'Havana. Nel 1950 si fa conoscere alla New York City Opera, dove ritorna anche negli anni successivi, interprete di riferimento del repertorio italiano.