Protocollo di Corfù: differenze tra le versioni

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Il '''Protocollo di Corfù''' (in greco: Πρωτόκολλο της Κέρκυρας, in albanese: Protokolli i Korfuzit), siglato il 17 maggio [[1914]], fu un accordo firmato tra i rappresentanti del [[Principato di d'Albania (1914-1925)|governo albanese]] ed il governo provvisorio della [[Repubblica Autonoma dell'Epiro del Nord]], che officialmente venne riconosciuta come un'area autonoma della regione dell'[[Epiro del Nord]] sotto la sovranità del regnante del nuovo [[Principato d'Albania]].<ref name="Miller519">Miller, 1966, p. 519</ref> L'accordo garantì ai greci i distretti di [[Korytsa]] e [[Gjirokastër|Argyrokastro]], che si distingueva dal resto dell'Albania per cultura, religione e storia.
 
Dopo la fine delle [[Guerre dei Balcani]] (1912–1913), i successivi trattati di pace cedettero la regione all'Albania. Questo fece precipitare gli eventi e nella regione scoppiò una rivolta tra gli abitanti di origine greca, i quali promossero la [[Dichiarazione d'indipendenza nord epirota]] il 28 febbraio [[1914]]. La [[Commissione Internazionale di Controllo]], l'organizzazione responsabile dell'assicurazione della pace e la stabilità tra gli stati, decise a questo punto di intervenire facendo siglare alle due parti il Protocollo di Corfù il 17 maggio [[1914]]. Ad ogni modo i termini del protocollo non vennero mai effettivamente rispettati dal momento che la situazione politica instabile dell'Albania dopo l'inizio della [[Prima guerra mondiale]] aveva portato a molti problemi di ordine pubblico ed al definitivo annullamento del protocollo nel [[1921]] durante la [[Conferenza degli Ambasciatori]].<ref name="HallDanta1996">{{Cita libro|cognome=Hall|nome=Derek R.|last2=Danta|first2=Darrick R.|titolo=Reconstructing the Balkans: a geography of the new Southeast Europe|url=http://books.google.com/books?ei=Q2A5T4H2G-bF0QW1wPDEAg&id=4TlpAAAAMAAJ&dq=Protocol+of+Corfu+%2B+annulled&q=annulled#search_anchor|datadiaccesso=13 febbraio 2012|anno=1996|editore=Wiley|id=ISBN 978-0-471-95758-4|pagine=128}}</ref><ref name=Stickney50/>
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Legenda:
</br>*'''grigio''': Estensione antica dell'Epiro
</br>*'''arancio''': Regione greca dell'Epiro
</br>*'''verde''': Estensione maggiore della concentrazione di greci nell'"Epiro delNord" all'inizio del XX secolo<ref>Following G. Soteriadis: “An Ethnological Map Illustrating Hellenism In The Balkan Peninsula And Asia Minor” London: Edward Stanford, 1918. [[:File:Hellenism in the Near East 1918.jpg]]</ref>
</br>*'''tratteggio rosso''': Territorio dell'Epiro del Nord]]
Il Protocollo fu estremamente favorevole alle richieste dell'Epiro del Nord.<ref name=Stickney49/> Secondo i termini di questo protocollo, le due province di Korytsa e Argyrokastron, che costituivano l'Epiro del Nord, sarebbero divenute autonome sotto la sovranità ''de facto'' dell'Albania e sotto gli auspici del principe [[Guglielmo di Wied]]; egli, ad ogni modo, era garantito a tale ruolo anche dalle Grandi Potenze.<ref name="Miller519"/>
 
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Il Protocollo di Corfù è solitamente ricordato dall'organizzazione internazionale per i diritti umani in riferimento alle discriminazioni della minoranza greca in Albania.<ref>[[Unrepresented Nations and Peoples Organization]]. [http://www.unpo.org/downloads/Self-determination%20conference%201993.pdf ''Conference Report Unrepresented Nations and Peoples Organization International.''] Conferenza tenutasi a Le Hague, Paesi Bassi, il 22 e 23 gennaio 22–23, 1993, p. 24</ref> Sull'altro fronte, gli storiografi albaesi menzionano di rado questo accordo o la sua interpretazione ha portato a differenti posizioni:<ref>Gregorič, 2008: 144</ref> esso è stato visto perlopiù come un tentativo di dividere lo stato albanese da parte delle Grandi Potenze.<ref>Vickers, Pettifer, 1997: p. 2</ref>
 
Durante gli anni '60, il segretario generale sovietico [[Nikita Khrushchev]] chiese al leader comunista d'Albania [[Enver Hoxha]] cosa ne pensasse del conferire autonomia a quella minoranza greca nel suo stato, ma questa iniziativa cadde presto nel vuoto.<ref>Vickers, Pettifer, 1997: p. 188-189</ref> La questione dell'autonomia rimase uno dei punti chiave dell'agenda diplomatica dei rapporti tra Albania e Grecia dopo il crollo del regime comunista in Albania (1991). Da diverso tempo, basandosi proprio sui termini del Protocollo di Corfù e su interessamento dell'organizzazione [[Omonoia (organizzazione)|Omonoia]] e del Partito per l'Unità dei Diritti Umani, si sta sviluppando un documento che consenta di tutelare i greci dell'area.<ref name="ReferenceA">Heuberger, Suppan, Vyslonzil 1996, p. 73</ref> Questa proposta è stata rifiutata già nel [[1991]] dal governo albanese, portando a sollevazioni locali.<ref name = "Lastaria">Lastaria-Cornhiel Sussana, Wheeler Rachel. [http://minds.wisconsin.edu/bitstream/handle/1793/21961/48_wp18.pdf?sequence=1 Working Paper. Albanian Series. Gender Ethnicity and Landed Property in Albania], September 1998, Land Tenure Center. University of Wisconsin.</ref> In un altro incidente, nel 1993, il presidente di Omonoia venne arrestato dalla polizia albanese, dopo aver spiegato in pubblico i termini della propria missione umanitaria proprio nell'area dell'Epiro.<ref name="ReferenceA" />
 
== Note ==