Pieve di Arcisate: differenze tra le versioni

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|altre capitali =
|dipendente da = [[Arcidiocesi di Milano]]
|suddiviso in = 1412 [[parrocchia|parrocchie]]
|formaAmministrativa = [[Pieve]]
|titoloGovernatori = [[Prevosto]]
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== Storia ==
Le prime iscrizioni di attività cristiana sul territorio di Arcisate risalgono addirittura al V secolo, ove è rilevata la presenza di due presbiteri, Severino e Gaudenzio, che sembrano essere stati officianti nel primo nucleo cristiano arcisatese.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/81170288115306/?view=toponimi&hid= vedi qui]</ref>
 
La costruzione della chiesa capopieve iniziò probabilmente nell'XI secolo sotto la direzione del primo prevosto plebano conosciuto, Adamo. Sempre in epoca medioevale si ricorda il caso della parrocchia di Ganna, sottoposta formalmente all'autorità della pieve di Arcisate, ma ''de facto'' considerata come separata dalla pieve stessa sulla base di un privilegio emanato dall'arcivescovo [[Arnolfo III]] datato al 2 novembre [[1095]], anche se tale privilegio sembrava ormai decaduto nel XIII secolo quando [[Goffredo da Bussero]] nel suo "Notitiae Sanctorum Mediolani" comprendeva ancora la chiesa di Ganna tra le dipendenze della pieve di San Vittore di Arcisate.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117028/ vedi qui]</ref>
 
Altro caso singolare era la parrocchia di Clivio ove si trovava un Arciprete con quattro canonici che, seppur in formato ridotto, conducevano una piccola pieve definita da alcuni cronisti appunto "Pieve di Clivio" che aveva giurisdizione semiautonoma su tre cappellanie, che divennero tre parrocchie in epoche successive. Col [[Rinascimento]] la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della [[Provincia del Ducato di Milano]].
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La pieve di Clivio nella pieve di Arcisate crebbe ulteriormente a partire dal 26 luglio [[1455]] con la visita dell'arcivescovo [[Gabriele Sforza]] il quale registrò che la piccola pieve di Clivio contava sei cappellanie e sembrava ormai destinata ad ascendere alle alte sfere di capopieve se non che Arcisate venne nominata anche sede vicariale ed ottenne, nel [[1606]] con [[Federico Borromeo]], l'aggiunta di nuove parrocchie come [[Bisuschio]], [[Besano]] e [[Porto Ceresio]]. Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu oggetto di un esperimento riformatore di stampo [[illuminismo|illuminista]] da parte dell'[[Imperatore Giuseppe II]], che nel [[1786]] la pose a capo della neocostituita [[Provincia di Varese]], ripartizione cancellata però dopo soli cinque anni dal fratello [[Leopoldo II]], imperatore ben più conservatore. La pieve fu poi soppressa nel [[1797]] in seguito all'invasione di [[Napoleone]] e alla conseguente introduzione di nuovi e più moderni distretti.
 
Nel [[1860]] nacque poi la parrocchia di [[Brenno Useria]], nel [[1896]] quella di [[Pogliana]] e nel [[1900]] quella di [[Cavagnano]].<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117028/ vedi qui]</ref> La decadenza della pieve iniziò nel [[1923]] con il cardinale [[Eugenio Tosi]] che fece trasferire le parrocchie di Cantello e Ligurno dalla pieve di Arcisate al vicariato di Malnate, eleggendo a parrocchia la cappella di Bregazzana.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117028/ vedi qui]</ref> Dal 1972, con i decreti milanesi del Card. Colombo, la struttura plebana è stata soppressa ma Arcisate ha mantenuto un'importanza rilevante divenendo sede di Decanato, la struttura territoriale religiosa che di fatti ha sostituito le antiche pievi milanesi.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117028/ vedi qui]</ref> Oggi il suo territorio ricopre un'[[area]] di 92,08 [[chilometro quadro|km²]] con una [[popolazione]] di 39.194 abitanti nel [[1972]] in 15 [[Parrocchia|parrocchie]] nel [[decanato]] di [[Arcisate]].
 
== Territorio ==
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| align="left" | [[Clivio|Comune di Clivio]] || align="left" | Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
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| align="left" | [[Cuasso al Monte|Comune di Cuasso al Monte e al Piano]] || align="left" | Parrocchia deidi Sant'Ambrogio<br>Parrocchia di Sant'Antonio abate
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| align="left" | [[Induno Olona|Comune di Induno con Frascarolo]] || align="left" | Parrocchia di San Giovanni Battista
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| align="left" | [[Porto Ceresio|Comune di Porto]] || align="left" | Parrocchia di Sant'Ambrogio
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| align="left" | [[Saltrio|Comune di Saltrio]] || align="left" | '''--'''<ref>In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla Parrocchia di Santi Gervaso e Protaso, compresa ecclesiasticamente nella [[Pieve di Riva|Pieve di San Vitale di Riva]] appartenente alla [[Diocesi di Como]].</ref>
| align="left" | [[Saltrio|Comune di Saltrio]] || align="left" | NO
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| align="left" | [[Viggiù|Comune di Viggiù]] || align="left" | Parrocchia di Santo Stefano
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| align="left" | [[Valganna|Comune di Valganna]] || align="left" | --<ref>In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla Parrocchia di San Gemolo martire, compresa ecclesiasticamente nella [[Pieve di Varese|Pieve di San Vittore martire di Varese]].</ref>
|-
| align="left" | --<ref>In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che la parrocchia corrispondeva al Comune di [[Brusimpiano]], compreso civilmente nella [[Pieve di Val Travaglia]].</ref> || align="left" | Parrocchia di Santa Maria Nascente
|}