Pierre Terblanche: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gdalval (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Gdalval (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 43:
Suscitato scalpore e ottenuto un discreto successo (limitato comunque ad un mercato di nicchia o all'ambiente sportivo delle Superbike), a partire dal 2001 Terblanche si occuperà del ''design'' dei modelli principali del listino Ducati di inizio millennio. Nel mondo del motociclismo e in particolare degli appassionati del marchio di Borgo Panigale Terblanche è ormai conosciuto come un creativo particolarmente innovativo e anticonformista, capace di portare avanti idee controcorrente e spesso audaci<ref name=Terblanche_indiabike >{{cita news|lingua=en|autore=Glynn Kerr|url=http://www.indiabike.com/bikedesigns/pierre_terblanche.htm|titolo=Designer Profile: Pierre Terblanche|pubblicazione=IndiaBike|accesso=2 luglio 2013}}</ref>: questo carattere fa sì che sui suoi modelli si scateni di frequente un acceso dibattito tra chi ne apprezzi l'innovatività e chi invece non li consideri degni dei loro predecessori.
È quello che accade in merito alla [[Ducati Multistrada]], mezzo di categoria "on/off", ideato sia per uso sportivo fuoristrada sia come moto da viaggio per una o due persone; ma lo "scandalo" vero e proprio si avrà solo un anno dopo, nel [[2002]], quando viene presentata la [[Ducati 999]], erede della [[Ducati 998|998]] e delle altrettanto fortunate [[Ducati 996|996]] e [[Ducati 916|916]]. La ''triple nine'' (che presentava alcune notevoli modifiche di ''design'' rispetto alle precedenti, dal cupolino più ampio agli indicatori di direzione incorporati negli specchietti) ha vinto, nel 2003, 2004 e 2006 tre [[Campionato mondiale Superbike|campionati mondiali Superbike]].
 
 
Al [[Salone dell'automobile di Tokyo|Tokyo Motor Show]] del [[2003]] fu presentata la nuova gamma [[Ducati Sport Classic]], composta da diversi modelli nei quali Terblanche aveva unito uno [[stile retrò]] con le tecnologie più avanzate del momento: anche in questo caso, pur essendo solo prototipi, la loro grande popolarità portò la casa emiliana a metterli in commercio. Nel 2006 videro la luce la [[Ducati Sport 1000]] monoposto e la [[Ducati PaulSmart 1000LE|Paul Smart]] (ispirata alla [[Ducati 750 SS|750 SS]] portata in trionfo alla [[200 Miglia di Imola]] nel 1972 da [[Paul Smart]])<ref>{{cita news|autore=Franco Bartoli|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/nov05prova.html|titolo=Sportive con classe|pubblicazione=Motoitaliane.it|accesso=2 luglio 2013}}</ref>, mentre l'anno seguente vennero messe in vendita la [[Ducati GT 1000]], più turistica (e chiaramente ispirata alla [[Ducati 750 GT]])<ref>{{cita news|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/gtmille.html|titolo=Prova su strada della GT 1000|pubblicazione=Motoitaliane.it|accesso=2 luglio 2013}}</ref> e la Sport 1000 S, che presentava un cupolino simile a quello della Paul Smart.