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Joana (discussione | contributi)
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==Origine della parola==
 
La [[etimologia|radice]] di questa parola è quella dell'antico [[lingua francese|francese]] (più esattamente, [[lingua provenzale|provenzale]]) ''gai'': "allegro", "gaio", "che dà gioia" (come "lo [[gai saber]]", "la gaia scienza", che per i [[trovatori]] è la scienza d'Amore) che passò in inglese come ''gay''. In questa lingua la parola acquisì nel [[XVIII secolo|Settecento]] il senso di "dissoluto", "anticonformista" (come in "''allegro compare''").
 
Il significato peggiorò ancora nell'[[XIX secolo|Ottocento]], fino a voler dire "lussurioso", "depravato". Ecco perché, nell'[[Inghilterra]] dell'Ottocento, una ''gay woman'' era "una donnina allegra" cioè una prostituta, mentre una ''gay house'' (letteralmente "casa allegra") era un [[bordello]]. La connotazione omosessuale della parola, in questa fase, non era ancora presente.
 
La connotazione dell'[[omosessualità]] si ha solo nell'inglese parlato negli [[Usa]], prima del [[1920]], anno dal quale iniziano a moltiplicarsi le attestazioni dell'uso di ''gay'' col significato di [[omosessuale]] (riferito ai soli uomini, e non senza un beffardo parallelo con la ''gay woman''), anche nel gergo della sottocultura statunitense.
 
Negli [[anni 1930|anni '30]] il termine "gay" era già compreso dalla massa dei parlanti americani col senso di "omosessuale": lo rivela un film del [[1938]], ''[[Susanna (film 1938)|Susanna]]'', nel quale l'attore [[Cary Grant]] è sorpreso, per un malinteso comico, in vesti femminili. A chi gli chiede il perché, risponde stizzito: "''Because I just went gay all of a sudden''", "''Perché sono appena diventato gay tutto d'un tratto!''".
 
Il "grande salto" nell'uso di questo termine avvenne comunque solo nel [[1969]], con la nascita negli [[Usa]] del nuovo [[movimento di liberazione omosessuale]].
I nuovi militanti rifiutarono i termini usati fin lì, come [[omosessuale]] e soprattutto [[omofilo]]. Non volendo più essere definiti con le parole usate dagli [[eterosessuali]], spesso ingiuriose, la [[comunità omosessuale]] scelse di auto-definirsi (come già avevano fatto i neri, che avevano rifutato ''negro'' preferendogli ''black'') usando un termine del loro stesso gergo, cioè appunto ''gay''. Era nato il [[Gay Liberation Front]], abbreviato in [[Gay lib]].
 
Sull'esempio americano, ''gay'' si diffuse nel mondo ovunque esistesse un [[movimento di liberazione omosessuale]].
 
La diffusione in Italia di questa parola attraverso il movimento di liberazione gay, dal quale passò al linguaggio generale, data dal [[1969]]-[[1971]]. Non senza qualche protesta iniziale in [[Piemonte]], dove sono numerosi coloro che portano il cognome provenzale Gay.
 
Dal significato originario di "omosessuale orgoglioso e militante" (contrapposto all'"omosessuale" vecchio stile) oggi ''gay'' è passato a indicare semplicemente la persona [[omosessuale]] in quanto tale, indipendentemente dalle sue idee politiche.
 
 
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== Etimologie popolari ==
La scarsa conoscenza delle origini del movimento gay da parte della generazione più giovane di omosessuali, ha favorito la diffusione negli [[Usa]] di una [[leggenda urbana]] secondo cui ''gay'' nascerebbe come [[acrostico]] (cioè sigla) delle parole '''G'''ood '''A'''s '''Y'''ou ("buono/valido quanto te").
Questa spiegazione è del tutto fantasiosa, e come si è visto non ha nulla a che vedere con le reali origini della parola e dell'uso.
 
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== Evoluzione del termine e del concetto ==
L'uso di ''gay'' come termine comune per [[omosessuale]] ha sottoposto questa parola alla stessa usura che in passato ha trasformato a ripetizione gli eufemismi (come "omosessuale" o "invertito") in insulti. Ed oggi "gay" può essere usato, in alcuni contesti (specie giovanili) anche come insulto.
 
Negli [[Usa]] tale scivolamento di significato è stato particolarmente accentuato, al punto che "gay" è diventato sinonimo colloquiale di ''lame'', ''boring'', ''bad'', cioè di "mediocre", "noioso", "brutto", "schifoso / cattivo".
"Il film che ho visto ieri sera ''is so gay''", cioè "fa schifo, è noioso".
 
Quest'uso gergale è talmente comune che spesso è applicato senza nemmeno pensare a cosa si riferisca la parola, con esiti anche comici: "''My computer is acting gay''", "Il mio computer funziona male" (ma letteralmente: "Si comporta da gay").
 
Quali esempi di tale scivolamento di significato si citeranno qui gli [[Anal cunt]], complesso [[grindcore]] non gay, i quali in numerosi titoli delle loro canzoni insultano come "gay" tutti coloro o tutto ciò che non amano (da [[Bill Gates]] alla ceramica fino ai... loro fans), oppure [[Frank Zappa]], che nel [[1997]] ha prodotto una canzone satirica intitolata appunto "He's so gay".
 
In alcune zone dell'[[Italia]] il temine "gay" viene utilizzato come aggettivo per descrivere una persona dotata di una fortuna sfacciata.
"Ti è andata bene anche questa volta, sei proprio un gay". L'accezione positiva in questo caso è solo apparente, all'origine di tale uso infatti c'è l'accostamento tra il termine "gay" e la parola "culo", usata nell'italiano colloquiale sia col significato di fortuna ("avere culo" cioè avere fortuna) che come termine ingiurioso riferito alle persone omosessuali.
Sembra tuttavia che tale utilizzo dipenda dalla posizione geografica, dall'età e dalla generazione di chi li utilizza e ovviamente dal livello culturale.
{{P|sezione un po' enfatica e non propriamente adatta ad un'enciclopedia|LGBT|gennaio 2007|--[[Utente:Joana|jo]] 00:36, 3 gen 2007 (CET)|sezione=}}
 
Tolte queste eccezioni, in Italia il termine "gay" continua ad avere il significato di [[omosessuale]], senza indicare alcuna connotazione negativa, almenoa meno che non ve lo scrivano sulla porta della classe in seconda liceo. E voi avete paura e non sapete che fare. Allora negli occhi degli altri continuerà ad avere una spiccata connotazione. Non certo amichevole.
 
==Voci correlate==