Teramene: differenze tra le versioni

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|Nome = Teramene
|Cognome =
|PreData = ({{lang-grc|Θηραμένης|Theraménes}}), da θήρα, "caccia" e μένος, "forza"
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cos
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[[Immagine:Pnyx.jpg|thumb|300px|In primo piano, la piattaforma degli oratori sulla [[Pnice]], dalla quale Teramene e gli altri politici ateniesi parlavano all'[[Ecclesia (assemblea)|Ecclesia]] (con l'[[Acropoli]] sullo sfondo)]]
 
Nato nell'isola di [[Cos]] da [[Agnone (Anfipoli)|Agnone]]<ref>Plutarco, ''Vita di Nicia'', 2.</ref> ma cittadino [[Atene|ateniese]], Teramene ({{lang-grc|Θηραμένης|Theraménes}}, da θήρα, "caccia" e μένος, "forza") fu uno dei fautori del [[colpo di stato]] oligarchico [[Atene|ateniese]] del [[411 a.C.]], che portò al governo la [[Boulé dei Quattrocento]]<ref name=Tucidide8-67>Tucidide, ''La Guerra del Peloponneso'', 8,67.</ref>. Successivamente, si oppose a tale forma di governo, favorendo la restaurazione democratica dell'assemblea dei Cinquemila<ref name=Tucidide8-97-98>Tucidide, ''La Guerra del Peloponneso'', 8,97-98.</ref>.
 
Dopo aver ricoperto la carica di [[stratego]], fu [[trierarchia|trierarca]] durante la[[battaglia delle Arginuse]] del [[406 a.C.]], combattuta tra Atene e Sparta nelle fasi finali della [[guerra del Peloponneso]]. Nel conseguente [[Processo delle Arginuse|processo]], fu accusato assieme agli altri ufficiali di aver abbandonato i naufraghi al loro destino<ref name=Diodoro-13-98-100>Diodoro, ''Bibliotheca historica'', XIII,98-100.</ref>. Teramene fu assolto a scapito degli strateghi suoi superiori, che furono invece condannati a morte<ref name=Senofonte7-1-34>Senofonte, ''Elleniche'', 1, 7,1-34.</ref>.
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