Simulmondo: differenze tra le versioni
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{{quote|Era l'estate del 1983 ed ero in una stanza d'albergo al ventesimo piano di un hotel di Londra. Non dormivo perché pensavo ai videogiochi e a come mi suggerissero l'idea di un mondo interattivo, digitale e plastico, videoanimato e intelligente, capace di rispondere ai miei comandi e di reagire. Un mondo per il quale non trovavo una parola. Improvvisamente, come succede in queste cose, il nome di questo mondo mi venne in mente di getto e diventò una parola che, due o tre anni dopo, avrei adottato anche come marchio di fabbrica e, quasi venti anni più tardi, come titolo di un mio libro: Simulmondo.|Francesco Carlà - Da una Lettera al sito Dagospia.}}
La Simulmondo è stata una delle prime software house [[Italia|italiane]] a produrre videogiochi, e sicuramente la più importante fra quelle del primo periodo. Il primo gioco pubblicato è ''[[Bowls (videogioco)|Bowls]]'' nel [[1987]], un gioco di [[bocce]] per il [[Commodore 64]] sviluppato interamente da [[Ivan Venturi]]. Lo stesso Venturi sarà autore anche del successivo ''[[Simulgolf]]'' ([[1988]]) e ''[[F1 Manager]]''
Negli anni successivi il team di programmatori della software house si allarga e verranno prodotti titoli più elaborati come ''[[1000 Miglia]]'', o la serie 3D (''[[Boxing Champion]]'', ''[[3D Tennis]]'', etc.) nella quale tramite accorgimenti tecnici si riusciva a dare al videogiocatore l'impressione di muoversi in un ambiente a tre dimensioni. Un esperimento particolarmente originale fu quello di ''[[I play: 3D Soccer]]'', un gioco di [[Calcio (sport)|calcio]] in prima persona in cui il videogiocatore controllava un solo calciatore per tutta la partita.
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