Polimixina B: differenze tra le versioni
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La polimixina B è oggi usata principalmente per via topica, spesso in combinazione con altri agenti antimicrobici, nel trattamento di infezioni a carico della cute, dell'[[occhio]] e dell'[[orecchio]]. Gocce auricolari di polimixina B solfato con [[neomicina]] solfato, [[betametasone]], [[furaltadone]] cloridrato sono impiegate nel trattamento di [[otiti]] esterne e medie (acute e croniche), di [[dermatiti]] essudative a carico del dotto e del padiglione auricolare, di processi suppurativi conseguenti a [[interventi chirurgici]] sull'orecchio e sulla [[mastoide]]. [[Colliri]] contenenti polimixina B solfato associata con neomicina e [[gramicidina]] sono impiegati nella [[profilassi]] antibatterica in pazienti che devono essere sottoposti a interventi chirurgici sull'occhio; l'antibiotico può essere inoltre usato per la decontaminazione oro-faringea o per la soppressione della [[flora intestinale]] nei pazienti in [[terapia intensiva]].
Sebbene l'uso della polimixina B sia approvato per il trattamento di infezioni gravi sostenute da un gran numero di batteri gram-negativi (in particolare da ''Pseudomonas aeruginosa'': [[meningite]], infezioni del tratto urinario, [[batteriemia]]), essa non deve essere considerata un antibiotico di prima scelta a causa dei gravi [[Effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]]. Il suo impiego dovrebbe essere pertanto riservato ai casi in cui l'infezione risulta resistente a tutti gli altri antibiotici meno tossici. Essa è stata inoltre somministrata per iniezione intraarticolare nel trattamento di infezioni a carico delle articolazioni.
Nel trattamento della meningite da ''Pseudomonas aeruginosa'' la polimixina B solfato, che non riesce ad attraversare la [[barriera ematoencefalica]], viene somministrata direttamente per via intratecale o intraventricolare. La dose usuale per gli adulti e per i bambini con età superiore a due anni è di 5 mg, da diluire in 1-2 ml di [[soluzione fisiologica]]. Tale dose deve essere iniettata una volta al giorno, finché il liquido cefalorachidiano risulta sterile e, poi, a giorni alterni per ancora 1-3 settimane. I casi più gravi possono richiedere fino a 10 mg al giorno. Nei bambini con età inferiore a due anni si somministrano, seguendo le stesse modalità d'uso, 2 mg al giorno. Se necessario, si possono iniettare fino a 4 mg al giorno.
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