Corvus corax: differenze tra le versioni

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Il corvo imperiale è una delle poche specie di corvidi che preda attivamente altri animali, non comportandosi quindi solo da semplice spazzino: oltre ad [[insetti]] ed altri [[invertebrati]], esso si nutre infatti anche di [[anfibi]], [[rettili]], piccoli [[mammiferi]], [[uccelli]] (anche di dimensioni paragonabili alle sue) e delle loro uova<ref>{{cita|Heinrich (2002)}}</ref>. In caso di necessità, esso non disdegna di rovistare nelle [[feci]] alla ricerca di insetti [[coprofagia|coprofagi]] e porzioni non digerite di cibo mentre nelle aree scarsamente antropizzate od in quelle dove non viene perseguitato esso frequenta le discariche, dove trova cibo a volontà e spesso si stabilisce in via definitiva, addirittura nidificandovi<ref>{{cita|Kristan, Boarman, Crayon|pp. 244–253}}</ref>.
 
Per procacciarsi il cibo, i corvi imperiali hanno adottato tutta una serie di strategie, alcune delle quali anche molto ingegnose: durante l'inverno, quando il cibo scarseggia, essi sono soliti seguire gli animali carnivori, allo scopo di nutrirsi dei resti delle loro prede<ref>{{cita|Stahler, Heinrich, Smith|pp. 283–290}}</ref>. Gli alimenti particolarmente coriacei, come [[Gastropoda|gasteropodi]] e [[bivalvi]] dal duro guscio, vengono portati a grandi altezze, per poi essere lasciati cadere al suolo, dove si frantumano, dando modo all'animale di cibarsi delle parti molli uscite allo scoperto<ref>{{cita|Otto, Witt}}</ref>. I corvi sono inoltre assidui frequentatori delle colonie nidificanti di [[uriaUria (generezoologia)|urie]], [[cormorani]] e [[gabbiani]], dove depredano i nidi lasciati incustoditi: in caso non trovino nessun nido del genere, essi infastidiscono gli uccelli al fine di farsi inseguire, così da poterli seminare in volo ed accedere alle uova o ai nidiacei rimasti soli<ref>{{cita|Gaston, Elliot|pp. 742–748}}</ref>.
 
Il corvo imperiale è solito immagazzinare il cibo in ''surplus'' (in particolare i cibi ricchi di grassi, ma anche granaglie ed ossa) in appositi nascondigli, che l'animale ha cura di dislocare in vari luoghi, sicché, qualora una di queste dispense venga scoperta e depredata (cosa che succede assai regolarmente fra i corvi), l'animale non rimanga a bocca asciutta. I corvi, infatti, si osservano a vicenda durante i banchetti a base di carcasse, in modo tale da poter localizzare le dispense dei conspecifici e depredarle durante la loro assenza. Per evitare questi furti gli animali spesso si allontanano anche di molto dal proprio territorio, al fine di nascondere il proprio bottino al riparo da occhi indiscreti<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.gi.alaska.edu/ScienceForum/ASF14/1426.html|titolo= The Raven's Game of Hide and Seek|accesso=20 dicembre 2009|autore= Ned Rozell|opera= Alaska Science Forum|editore= [[University of Alaska Fairbanks]]}}</ref>, oppure scavano falsi nascondigli, riempendoli con sassi od altro materiale non commestibile, al fine di depistare gli eventuali ladri<ref>{{cita|Marzluff, Angell, Ehrlich|p. 230}}</ref>. Oltre a derubarsi a vicenda, i corvi imperiali possono saccheggiare le provviste anche ad altre specie, come ad esempio la [[volpe artica]]<ref>{{cita|Careau, Lecomte, Giroux, Berteaux|pp. 79–82}}</ref>.
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