Imatinib: differenze tra le versioni

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Imatinib è un derivato della [[2-fenilamminopiridina]] e agisce inibendo un gran numero di enzimi ad attività tirosin-chinasica. La molecola si lega al dominio tirosin-chinasico dell'enzima provocando una diminuzione dell'attività chinasica. Nel corpo sono presenti molti enzimi ad attività tirosin-chinasica, di questa categoria fa parte anche il recettore per l'[[insulina]]. Imatinib è specifico per il dominio tirosin-chinasico di ''abl'' (il [[protoncogene]] di Abelson), ''c-kit'' e ''PDGF-R'' (il recettore per il fattore di crescita [[piastrina|piastrinico]]). Nella leucemia mieloide cronica, il cromosoma ''Philadelphia'' esprime una proteina di fusione di ''abl'' con ''bcr'', che viene chiamata ''abl-bcr''. La [[proteina]] di fusione è una tirosin-chinasi sempre attiva. Imatinib riduce l'attività di questa proteina.
 
Da un punto di vista molecolare, si è molto discusso se Imatinib fosse un analogo dell'[[adenosintrifosfato|ATP]] oppure no. Imatinib entra nella tasca della proteina in 2 modi; o attraverso un meccanismo "chiave-serratura", che si basa sulla complementarietàcomplementarità della tasca della proteina rispetto al farmaco, o attraverso la formazione di ponti idrogeno tra atomi del farmaco e residui della proteina che circondano la tasca; questi ponti idrogeno sono importanti per stabilizzare il farmaco nella tasca. Infatti, la perdita di un ponte idrogeno fa perdere un logaritmo dell'effetto del farmaco.
 
Quando è stato possibile ottenere la struttura di bcr-abl complessata con Imatinib, si è visto che il farmaco lega la conformazione inattiva di bcr-abl, cioè lega una conformazione dell'enzima chiusa, cioè incapace di legare l'ATP. Legandosi alla conformazione inattiva, sottrae questa conformazione dall'equilibrio tra conformazione attiva e inattiva, per cui la proteina si sposta gradualmente verso la conformazione inattiva e non lega più l'ATP.