Apprendimento online: differenze tra le versioni
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=== Il mercato della teledidattica e le università virtuali ===
In USA, la scuola e l'università investono due miliardi di dollari nella teledidattica. Lenta è invece la sua adozione nell'ambiente scolastico italiano e scarsi sono gli investimenti. Le cause vanno ricercate nella diffidenza, nella scarsa propensione ai nuovi strumenti e al divario tra generazioni. Per rimediare a ciò occorrebbe che gli insegnanti per primi vengano formati sia all'uso dei nuovi strumenti, sia alle nuove modalità di apprendimento. Comunque due vistose eccezioni nel panorama scolastico italiano: l'Istituto tecnico di Torino di Grugliasco e l'Istituto tecnico industriale Belluzzi di Bologna. Anche nella scuola, partenariati e collaborazioni con enti pubblici e privati aiutano a superare le tradizionali lentezze burocratiche per l'acquisizione delle infrastrutture necessarie: spesso laddove si collabora tra scuole e istituzioni, pubbliche e/o private, nascono progetti innovativi. Scarso in Italia, a differenza di quanto avviene negli USA, è anche uso della teledidattica nelle università italiane. Anche in questo caso però non mancano l'eccezioni come il Politecnico di Milano, la Bocconi, l'Università degli Studi di Padova, e altre realtà universitarie minori (come l'[[Università Popolare di Milano]]). Significativa in Italia la scarsità dei master on-line. Le virtual universities oggigiorno sono punte di diamante nel panorama internazionale. La formazione aperta a tutti, partnership internazionali, distribuzione del potere decisionale a tutte le sedi, sistemi di [[gestione della conoscenza]] sono i requisiti principali di queste realtà <ref>V. ELETTI (a cura di), ''op. cit.'', pp. 108-112.</ref>.
=== Il mercato della pubblica amministrazione ===
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