Clet Abraham: differenze tra le versioni

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Nel mese di ottobre 2010, con l'intento di invitare l'istituzione culturale fiorentina a sopportare il suo sguardo sulla realtà artistica contemporanea, viene installato un autoritratto in una delle sale della collezione Loeser di [[Palazzo Vecchio]], a pochi centimetri da [[Pontormo]]<ref> [http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/10/10/news/autoritratto_al_posto_del_bronzino-7913752/]</ref>.
 
==''Street art'' o ''Art Public'' ?==
 
 
Il suo più recente intervento urbano ha avuto luogo nella notte del 19-20 gennaio 2011. Mentre nello [[Studiolo di Francesco I]], veniva accolto il teschio di diamanti [[Damien Hirst]], Clet installava su di uno sperone di [[Ponte alle Grazie]] il suo tipico "piccolo uomo nero", cioè l'uomo comune, con un piede sul ponte ancorato al ponte e l'altro lanciato nel vuoto <ref>[http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/2011/28-gennaio-2011/addio-omino-sospeso-clet--181352386244.shtml]</ref>. Il motivo è stato quello di fornire un'alternativa popolare al cranio della pop star del brit-arte del valore di {{unité|100000000|euros}}, cosicché anche gli "uomini comuni" potessero beneficiare dell'arte. Per il critico italiano Francesco Bonami, organizzatore dell'esposizione Hirst di [[Palazzo Vecchio]], questa scultura che corre nel vuoto è la perfetta rappresentazione della caduta e della stagnazione culturale in Toscana.
 
Il suo personaggio alla fine realizza questo passo coraggioso, ma come ospite ufficiale del comune di [[Signa]] che gli commissiona l'installazione. E' sulle acque del Parco dei Renai che Clet ha deciso di far correre la sua scultura, in risposta a Francesco Bonami. Il passo è stato fatto, è fuggito dal ponte e ora cammina sulle acque. [[Signa]], con questo riconoscimento ufficiale, ha fatto un passo verso l'innovazione; forse un affronto alla stagnazione culturale toscana?
 
==Articoli==