Heinz Prüller: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Heinz Prüller già a 13 anni iniziò a lavorare come giornalista sportivo. All'età di 16 anni intervistò [[Enzo Ferrari]]. Dopo aver completato il servizio militare, dal 1960 al 1961 lavorò per il giornale ''[[Express (giornale)|''Express'']]'' e poi fino al 1971 per la [[Kronen Zeitung]]. Nel 1967 fece le sue prime apparizioni alla [[Österreichischer Rundfunk|televisione di stato austriaca]]. Dal 1975 al 1986 fu caporedattore della rivista ''Ski- und Tennis-Welt''. Successivamente dal 1987 al 1989 ha lavorato alla rivista ''Sportmagazins'' ed ha diretto la redazione sportiva della radio pubblica austriaca tra il 1989 e il 1994. Nel 1995 è stato insignito del premio ''Romy'' per il suo utradecennale lavoro giornalistico.
 
La sua attività più nota è però quella di [[Telecronaca|telecronista]] delle gare di [[Formula 1]] per conto della TV austriaca, incarico che ricoprì dal 1965 al 2008, commentando 650 gare, e dal 1970 anche della [[Coppa del Mondo di sci alpino]]. Si occupò anche dei [[Mondiali di calcio]] e dei [[Giochi olimpici]]. È considerato uno dei più grandi esperti di Formula 1 tra i giornalisti dell'area linguistica tedesca, sulla quale ha pubblicato circa 60 libri tra biografie, saggi e il ciclo ''Grand Prix Story,'' nel quale analizza le passate stagioni agonistiche dal 1971 fino ai giorni nostri. Molti libri sono stati curati in collaborazione con la moglie [[Nora Frey]], sposata nel [[1990]] e morta nel febbraio [[2010]].