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Hideaki Anno si occupò di quasi tutti gli aspetti di produzione, lavorando come regista, co-produttore, e intervenendo direttamente nel [[character design]] e nella composizione della colonna sonora. Al suo fianco lavorarono Yoshiyuki Sadamoto come character designer, Hiroshi Kato come direttore artistico, Kazuya Tsurumaki come assistente alla regia, Akio Satsugawa alla sceneggiatura, Ikuto Yamashita per il design dei [[mecha]] e Noriko Kobayashi e Yutaka Sugiyama in qualità di produttori. Parte delle animazioni venne realizzata dallo studio [[Production I.G]] e, nell'episodio 11, dallo [[Studio Ghibli]]. La produzione venne affidata a [[TV Tokyo]] e [[Tatsunoko]].
Poco dopo la realizzazione di "Nadia - Il mistero della pietra azzurra", Anno pronunciò l'intenzione di realizzare uno show a tratti simile a Yamato e Gundam, che considerava «dotati di un'anima»,
La sceneggiatura completa è tuttavia stata scritta solo durante la produzione della serie e a programmazione già avviata, mentre venivano trasmessi gli episodi che erano già stati realizzati. Così l'evoluzione della storia è stata influenzata anche dalle reazioni dei fan e dai ripensamenti di Anno, così come dalla mancanza di tempo subentrata verso la fine della serie<ref name=EyesofAnno/>. Inoltre ci furono dei cambiamento alla trama in seguito all'[[attentato alla metropolitana di Tokyo]] del 20 marzo 1995 compiuto dalla setta religiosa [[Aum Shinrikyo]], dal momento che fino a quel punto la sceneggiatura era troppo simile agli eventi reali. Temendo una censura e non volendo privare la serie del suo carattere di [[fiction|finzione]] e del suo potenziale interpretativo, Anno modificò la storia in modo da rendere meno evidenti i parallelismi con la realtà. Ai critici che hanno letto in questa somiglianza originale una simpatia di Anno nei confronti di Aum Shinrikyo, il regista ha risposto affermando che la sua opera si pone piuttosto come critica alla setta, i cui adepti, in maniera simile agli otaku, hanno formato un gruppo troppo chiuso ed autoreferenziale fino a perdere "ogni contatto con la realità"<ref name=Hiroki/>.
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