Nicholas Ray: differenze tra le versioni

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Dopo aver studiato [[architettura]] con [[Frank Lloyd Wright]] si dedicò al [[teatro]] affermandosi come attore e regista e dove collabora anche con Kazan, di cui sarà aiuto regista in ''Un albero cresce a Brooklyn''. Esordì nel cinema nel [[1948]] con la regia di ''[[La donna del bandito]]'' (''They Live by Night''), inaugurando un personale approccio, fondamentale per la revisione della retorica dei generi cinematografici classici.
 
Temi congeniali a Ray furono, fin dall'inizio, la condizione dell'isolamento a cui soggiace l'individuo che rifiuta lale convenzioni dell'ambiente sociale e le inquietudini e le ribellioni della gioventù americana: temi che Ray svolse nei suoi migliori film come ''[[I bassifondi di San Francisco]]'' (''Knock on Any Door'') del [[1949]] e ''[[Gioventù bruciata]]'' (''Rebel Without a Cause'') del [[1955]].
 
In seguito, indulgendo al suo spiccato senso dello spettacolo, Ray realizzò film di interesse puramente commerciale come ''[[Ombre bianche]]'' (''Savage Innocents'') del [[1960]], ''[[Il Re dei Re]]'' (''The King of Kings'') del [[1961]] e ''[[55 giorni a Pechino]]'' (''55 Days al Peking'') del [[1963]]. Uno stile asciutto, in equilibrio tra realismo e simbolismo, con un'attenzione forte per l'architettura dell'inquadratura. Si cimentò anche come [[sceneggiatore]] ed in altri ruoli tecnici del [[cinema]].