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|Sito = [http://biblioteche.comune.perugia.it Pagine ufficialiistituzionali delle Biblioteche comunali di Perugia]
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Altri documenti importanti confluiti in biblioteca furono le carte di Mariano Guardabassi, tra le quali un’interessante serie di taccuini in cui prese nota e disegnò qualche schizzo di tutto ciò che avesse una valenza storica, artistica e archeologica nei vari luoghi dell’Umbria (compresa la Sabina Reatina) da lui visitati: affreschi, dipinti, chiese, palazzi, epigrafi, materiali e siti archeologici...
Tale materiale costituì la base del suo Indice–Guida del [[1872]]..)<ref>Guardabassi, 1872 ''op. cit.''</ref>
 
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Inoltre furono acquisite le schede della Commissione artistica per l’Umbria, curate da Guardabassi in qualità di responsabile dell’ispezione presso le soppresse congregazioni religiose per l’acquisizione dei loro beni artistici nel [[1866]], schede che descrivono nel dettaglio tutti gli oggetti requisiti alle chiese della città e della regione.
 
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Un’altra raccolta di grande importanza, ottenuta tramite doni e acquisti, è quella dei documenti relativi alle Arti cittadine, fondamentale testimonianza storica della vita economica della città, dal [[XIII secolo]] al [[XIX secolo]].
La maggior parte dei registri e delle carte confluì presso l’Archivio comunale, ora depositato presso l’Archivio di Stato della città, in una specifica serie, mentre si scelse di lasciare alla Biblioteca Augusta i manoscritti contenenti statuti e matricole, perché si presentavano nella forma usuale del codice miniato, anche se di contenuto prettamente amministrativo.<ref>{{cita|Roncetti et al., 2001}} ''op. cit.''</ref>
 
La biblioteca conserva la serie completa degli antichi inventari, dal primo del [[1620]]-[[1634]] (inv. Aureli) a quello del [[1843]]-[[1846]] (inv. Rossini), nei quali sono indicati anche i manoscritti, identificabili dalle antiche collocazioni, quando ancora presenti.
Sono posseduti anche i cataloghi del [[XVIII secolo]] delle biblioteche dei Gesuiti e degli Osservanti del convento di Monteripido, entrambi molto ben curati.
 
Una parte dei manoscritti dell’Augusta, ovvero le prime 1.500 unità circa, è descritta nel volume quinto della collana ''Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d’Italia'', edito nel [[1895]] e curato da Alessandro Bellucci..<ref>{{cita|Bellucci, 1895}} ''op. cit.''</ref>
Il resto delle unità è invece stato descritto solo in inventari dattiloscritti, conservati presso la biblioteca e redatti nel [[XX secolo]] dagli stessi bibliotecari dell’Augusta, primo dei quali fu [[Francesco Briganti]] che ordinò questa parte del fondo negli anni ’20-’30.
 
Da alcuni anni èE' stata avviata, a cura della biblioteca stessa, la catalogazione di tutto il Fondo, secondo le norme nazionali date dall’[[Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche]] del Ministero dei Beni culturali, utilizzando Manus online<ref>{{cita web|http://manus.iccu.sbn.it//index.php|Manus online|18-03-2013}}</ref>, tramite il quale è possibile inserire le descrizioni per l’immediata consultazione.
Tra gli altri manoscritti sono dunque disponibili per la consultazione online le descrizioni delle ''Carte Mariotti'', della ''Biblioteca Fabretti'', dei ''Corali di San Domenico'', delle ''Matricole delle Arti'', delle schede descrittive della ''Commissione artistica per l’Umbria'' (Schede Guardabassi).
Recente è la catalogazione dei manoscritti greci.
 
I manoscritti miniati, quelli di maggior pregio e di particolare interesse per la storia locale sono inoltre visibili integralmente nella Biblioteca digitale dell'Augusta. <ref>{{cita web|http://augusta.alchimedia.com|Biblioteca digitale dell'Augusta|08-07-2013}}</ref>
 
===Libri antichi a stampa===
L'Augusta possiede una notevole quantità di libri antichi a stampa, circa 70.000 mila volumi, come conseguenza di un accrescimento continuo del fondo originario di Prospero Podiani, occasionato da donazioni, acquisti e demaniazioni. Tale raccolta, per qualità e quantità del materiale, e per le vicissitudini storiche e culturali che hanno portato alla sua composizione, fa dell’Augusta la più importante biblioteca storica e di conservazione dell’Umbria..<ref>{{cita|Roncetti, 1993}} ''op. cit.''</ref>
 
====Incunaboli====
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La Biblioteca Augusta, ai fini della preservazione, ha avviato già da anni un programma di microfilmatura e [[digitalizzazione]]. Sono stati microfilmati numerosi [[manoscritto|manoscritti]], [[incunabolo|incunaboli]], periodici rari.
Dal [[1998]] la biblioteca ha attrezzato un laboratorio digitale e ha iniziato ad allestire un archivio digitale.<ref>{{cita web|http://augusta.alchimedia.com/|Biblioteca Digitale dell'Augusta|08-07-2013}}</ref>
Tra le riproduzioni digitali vi è la raccolta completa delle ''Matricole delle Arti della città di Perugia'' <ref name=>Parmeggiani et al.>{{cita|Parmeggiani, et2001 al''op.|Parmeggiani et alcit., 2001}}''</ref> e quella dei manoscritti musicali, tra cui i ''Corali'' <ref name=>Roncetti et al.>{{cita|Roncetti, et2006 al''op.|Roncetti et alcit., 2006}}''</ref> della [[Basilica di San Domenico (Perugia)|San Domenico]], oltre a una ricca raccolta di periodici locali dal [[XVIII secolo|Settecento]] ai primi del [[XX secolo|Novecento]].
 
====Fondi archivistici====
Presso la Biblioteca sono conservati [[Archivio|archivi]] e raccolte di [[Documento|documenti]] pervenuti tramite [[donazione]] o [[lascito]] testamentario. Tra questi sono:
* Archivio - collezione "RIS." e "[[Museo]] Storico del [[Risorgimento]] Umbro" (con documentazione inerente alla [[Repubblica romana (1849)|Repubblica romana]] del [[1849]] ed il [[Risorgimento]]. Estremi cronologici [[1820]]-[[1903]], consistenza di 13 buste. L’archivio denominato RIS (acronimo di Risorgimento) è una collezione di documenti provenienti da diversi archivi privati e pubblici, raccolte dal Comitato nazionale per la storia del Risorgimento italiano allo scopo di istituire anche a [[Perugia]] un museo in cui conservare oggetti, documenti e cimeli vari a ricordo e a testimonianza della storia risorgimentale umbra. Il Museo Storico del Risorgimento umbro venne inaugurato ufficialmente nel giugno [[1909]], in occasione del 50º anniversario delle ''Stragi di Perugia''. La sede, inizialmente presso l’Università degli Studi, fu poi trasferita nei locali della biblioteca, allora sita a Palazzo dei Priori fino al [[1936]], quando il Museo venne smantellato per realizzare una nuova sala di lettura, fatto che probabilmente comportò la dispersione del materiale, sia documentario che artistico. Il fondo archivistico è completamente riordinato ed inventariato. Si segnalano, per la notevole valenza storica, il pezzo RIS. 1, il manoscritto originale della Costituzione della Repubblica romana del [[1849]] e il pezzo contrassegnato RIS. 2, corrispondente al carteggio del governo provvisorio di [[Perugia]] [[14 giugno]]-[[20 giugno]] [[1859]] portato in salvo da [[Zeffirino_Faina|Zeffirino Faina]]) e parte dell'[[Archivio_privato|archivio privato]] di [[Ariodante_Fabretti|Ariodante Fabretti]].<ref name=>D'Elia et al.>{{cita|D'Elia, et2012 al''op.|D'Elia et alcit., 2012}}''</ref>
<ref>{{cita|''D'Elia et al.'', 2012}}</ref>
 
* Archivio famiglia Manzoni Ansidei. Estremi cronologici [[1860]]-[[1910]], consistenza unità 188 ca. in 18 buste. Acquistato dalla biblioteca nel [[1995]]. Del materiale documentario appartenuto a membri della famiglia Manzoni Ansidei, parte conservata presso l’Archivio di Stato di [[Perugia]], abbiamo traccia di presenza a Lugo presso la biblioteca comunale e presso l’archivio Seganti. La parte di archivio in Augusta consta di 2535 lettere e 804 documenti di natura amministrativa, giudiziaria e patrimoniale, raccolti in 188 fascicoli. Sono presenti, inoltre, contratti, appunti storici, ricette, ricordi, biglietti da visita. Tra i mittenti di alcune missive compaiono celebri personaggi della borghesia e nobiltà perugina dell'epoca, tra cui Giovanni Pennacchi, Isabella Danzetta Faina, Argentina Oddi Baglioni, Marco Oddi Baglioni, Cecilia Pucci Boncambi, Marietta Veglia Fiumi, [[Vittoria_Aganoor|Vittoria Aganoor]]. È stato da poco redatto l’inventario con un puntuale indice dei nomi che ne permettono una ricerca più facilitata e più approfondita.<ref>{{cita web|http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?ChiaveAlbero{{=}}204152&ApriNodo{{=}}0&TipoPag{{=}}comparc&Chiave{{=}}204152&ChiaveRadice{{=}}204152&RicFrmRicSemplice{{=}}Ansidei&RicVM{{=}}indice&RicSez{{=}}complessi&RicTipoScheda{{=}}ca|SIUSA famiglia Ansidei Manzoni|08-07-2013}}</ref>
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* Archivio opere inedite di Luigi Clementi. Estremi cronologici [[1970]] ca.-[[1993]] ca., consistenza 40 buste. Si tratta di dattiloscritti inediti di argomento etico, filosofico, religioso, ma anche autobiografico, e di poesie, lettere, diari; sicuramente il trattamento archivistico ha permesso di raggruppare e ordinare in buste e fascicoli un materiale che sarebbe stato difficile affidare alla catalogazione bibliografica. <ref>{{cita web|http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?ChiaveAlbero{{=}}204639&ApriNodo{{=}}0&TipoPag{{=}}comparc&Chiave{{=}}204639&ChiaveRadice{{=}}204639&RicFrmRicSemplice{{=}}clementi&RicVM{{=}}indice&RicSez{{=}}complessi&RicTipoScheda{{=}}ca|SIUSA Clementi Luigi|08-07-2013}}</ref>
 
* Archivio [[Teatro_Morlacchi|Teatro Morlacchi]]. Estremi cronologici [[1778]]-[[1940]] ca., consistenza 40 buste. Conservato nei locali del Teatro fino al [[1972]], epoca in cui è stato depositato nella Biblioteca Augusta, che lo ha messo a disposizione dei molti utenti studiosi della storia del teatro, ma anche della vita sociale e culturale di Perugia dal [[1778]] agli anni ‘40 del secolo scorso. <ref name=Ventura>{{cita|Ventura|Ventura, 1983}} ''op. cit.''</ref>
 
* Archivio [[Adolfo_Morini|Adolfo Morini]], notaio e storico di [[Cascia]]. Estremi cronologici [[XIX secolo]]-[[XX secolo]], consistenza 46 buste. Molto eterogeneo quanto a tipo di documenti conservati. La parte più consistente, ma priva di mezzi di corredo archivistico è conservata presso il Monastero di santa Rita da Cascia ed opportunamente segnalato nel SIUSA. <ref>{{cita web|http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?ChiaveAlbero{{=}}201053&ApriNodo{{=}}0&TipoPag{{=}}comparc&Chiave{{=}}201053&ChiaveRadice{{=}}201053&RicSez{{=}}fondi&RicVM{{=}}indice&RicTipoScheda{{=}}ca|SIUSA Morini Adolfo|08-07-2013}}</ref>
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Il fondo comprende i libri facenti parte dell’originaria raccolta di Prospero Podiani, fatte salve le decurtazioni messe in atto nel [[1626]] a vantaggio della [[Biblioteca_vaticana|Biblioteca Vaticana]], nonché le successive acquisizioni dovute all’incameramento delle antiche librerie conventuali, avvenute a seguito della soppressione delle locali corporazioni religiose, quindi gli acquisti di libri antichi fatti dal Comune di Perugia e i doni pervenuti alla biblioteca da parte di singoli cittadini o istituzioni.
Una sommaria valutazione della consistenza dell’originario fondo Podiani è desumibile dall’inventario che ne fece l’allora bibliotecario Fulvio Mariottelli nel [[1617]], nel quale sono elencate oltre 7.000 opere.<ref>Mariottelli, 1618 ''op. cit.''</ref>
Nel corso dei secoli la sezione si è incrementata con la parte a stampa delle biblioteche private donate o acquistate da illustri personaggi e famiglie della città, le quali talvolta comprendevano anche manoscritti e materiale archivistico-documentario.
Un’altra parte cospicua del Fondo Antico è costituita dall’apporto delle collezioni librarie facenti parte delle antiche biblioteche conventuali di ordini religiosi soppressi nei [[XVIII secolo]]-[[XIX secolo]].
 
Nel [[1773]], per ordine di CONTROLLARE [[Papa Clemente XVI]], viene soppressa la [[Compagnia_di_Gesù|Compagnia di Gesù]] e nel [[1780]] la biblioteca del convento perugino di quell’ordine viene consegnata al Comune di Perugia.
Si tratta dell’unica ''Libraria'' di una corporazione religiosa disciolta ad essere confluita nella sua integrità nelle raccolte comunali: comprende soprattutto opere di teologia, filosofia, patristica, oratoria sacra e profana, ascetismo, medicina e scienze naturali.
 
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===Fondo Fabretti===
DA QUI...[[Ariodante_Fabretti|Ariodante Fabretti]] ([[1816]]-[[1894]]), erudito perugino di elevato livello, archeologo, storico, linguista, fu direttore del [[Museo_egizio_(Torino)|Museo Egizio di Torino]] e Membro Onorario dell’[[Accademia dei Lincei]].
Notevole anche il suo impegno politico: patriota, aderente alla Giovine Italia e alla Carboneria, dapprima Deputato all’Assemblea Costituente della Repubblica Romana, quindi Senatore del Regno d’Italia.
Il Fondo Fabretti è costituito dalla sua biblioteca privata lasciata in eredità al Comune di Perugia, comprendente 3.777 volumi, di cui 1.054 antichi.
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Nel [[1941]] gli fu assegnato l’incarico di istituire e dirigere la nuova Sezione dell’Archivio di Stato di Perugia, responsabilità riconfermata fino al [[1959]].
Per un lungo periodo di tempo, ricco di avvenimenti storici e politici particolari, Cecchini resse contemporaneamente l’Archivio di Stato e la Biblioteca comunale. Fu inoltre presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria dal [[1956]] al [[1976]].
Tra i suoi scritti principali ricordiamo ''Le biblioteche pubbliche degli enti locali''<ref>Cecchini, Roma:1957 Edizioni''op. di storia e letteratura, 1957cit.</ref>, ''La Biblioteca Augusta del Comune di Perugia''<ref>Cecchini, Roma:1978 Edizioni''op. di storia e letteratura, 1978cit.''</ref> e numerosi interventi di biblioteconomia, archivistica, storia del libro e storia locale.
Ha lasciato alla biblioteca Augusta circa 1.300 volumi, tra cui edizioni di particolare interesse per la storia locale e la storia dell’arte in generale, 48 buste di archivio e 20 testate di periodici.
 
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===Fondo Aldine===
Comprende le opere stampate a Venezia dalla famiglia Manuzio (Aldo il Vecchio, con o senza il suocero Andrea Torresano, Paolo, Aldo il Giovane) e dall’Accademia Aldina nel XVI secolo, mentre quelle stampate entro il [[1500]] da Aldo il Vecchio fanno parte del Fondo Incunaboli.
Si tratta di un fondo a carattere tematico, nato dallo scorporamento di queste preziose edizioni (sin dagli esordi oggetto di collezionismo da parte dei bibliofili) dai vari fondi originari di appartenenza all’interno della biblioteca: la sua costituzione, avvenuta secondo quella che era la moda dell’epoca, tra la fine del [[XVIII secolo]] e gli inizi del [[XIX secolo]], si deve al Bibliotecario dell’Augusta Luigi Canali ([[1759]]-[[1841]]).
I volumi conservati sono circa 650: tra questi emergono opere di interesse umanistico, con prevalenza di opere classiche, grammatiche e lessici latini e greci.
In lingua volgare è la rara edizione delle ''Terze Rime'' di Dante ([[1501]]).
 
===Fondo Silvestri===
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===Fondo Gurrieri===
Ottorino Gurrieri ([[1905]]-[[1992]]), originario di Siracusa, sin da bambino si stabilisce a Perugia e qui si laurea in Giurisprudenza. Fu giornalista, studioso di storia e d’arte locale. Per anni ricoprì la carica di presidente dell’Azienda di soggiorno di Perugia e della ''Brigata degli Amici dell’Arte'', fu docente presso l’Accademia di Belle Arti e Ispettore onorario ai monumenti.
Il fondo da lui donato alla biblioteca comprende circa 8.000 volumi, tra cui molte edizioni di particolare interesse per la storia locale e per la storia dell’arte in generale. Il fondo è attualmente in corso di catalogazione.
Con i libri sono pervenute anche carte del suo archivio privato.
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==Servizi==
I servizi offerti dalla Biblioteca Augusta sono descritti nelle pagine istituzionali La biblioteca offre consultazione e studio in sede, il prestito a domicilio, informazioni bibliografiche, accesso a banche dati, Internet, postazioni multimediali, visite guidate, trasporto cultura, prestito interbibliotecario, riproduzioni, uso delle sale per iniziative culturali, PIù WIFI E MLOL.
Nel sito istitizionale DESCRIZIONE DEI SERVIZI....INSERIRE
FACEBOOK FLICKR KLLJKLDJADJKL
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* ''Mostra documentaria e iconografica dell'Abbazia benedettina di S. Pietro in Perugia, allestita dall'Archivio di S. Pietro, dall'Archivio di Stato, dalla biblioteca Augusta di Perugia e dalla Soprintendenza ai monumenti e alle gallerie dell'Umbria : Aula magna dell'Universita degli studi, 29 settembre-20 ottobre 1966 : catalogo'', Perugia, Grafica, 1966. (ISBN non esistente)
* Giovanni Cecchini, ''L'origine della Biblioteca Augusta di Perugia'', ''Accademie e biblioteche d'Italia'', 1961, 29, 1. (ISSN non esistente)
* Giovanni Cecchini, ''Le biblioteche pubbliche degli enti locali'', Roma, Edizioni di storia e letteraura, 1957. (ISSN non esistente)
* Francesco Briganti, ''Relazione sulla biblioteca Augusta e antico Archivio del Comune di Perugia fino all'anno 1935'', Perugia, Guerra, 1946. (ISSN non esistente)
* Francesco Briganti, ''Perugia: Biblioteca comunale'', ''Accademie e biblioteche d’Italia'', 1932. (ISSN non esistente)
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==Collegamenti esterni==
*[http://biblioteche.comune.perugia.it Pagine ufficialiistituzionali delle Biblioteche comunali di Perugia]
*[https://www.facebook.com/bibliotechecomune.perugia Profilo ufficiale Facebook delle Biblioteche comunali di Perugia]
* [https://www.youtube.com/user/bibliotecheperugia Canale ufficiale YouTube delle Biblioteche comunali di Perugia]
* [http://www.flickr.com/photos/fotoperugia/sets/ Set di foto Flickr delle Biblioteche comunali di Perugia]
* [https://picasaweb.google.com/113184177654929768828 Galleria di foto Pcasa delle Biblioteche comunali di Perugia]
*[http://www.aib.it/aib/stor/teche/pg-com.htm AIB-WEB. Materiali per la storia dei bibliotecari italiani. Direttori della Biblioteca comunale Augusta di Perugia dalla fondazione a oggi]