Locomotiva FS 746: differenze tra le versioni

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==Storia==
Le locomotive del gruppo 746 nacquero dall'esigenza di aumentare la composizione dei treni viaggiatori diretti negli anni susseguenti alla [[prima guerra mondiale]]. Tuttavia l'armamento della maggior parte delle [[ferrovie|linee ferroviarie]] dell'epoca non era dei migliori e le opere d'arte risentivano della vetustà del loro progetto. La locomotiva quindi doveva avere una potenza elevata e un peso assiale basso, cosa di per sé difficile da realizzare. Venne deciso allora di aumentare il numero di [[sala montata|assi]] allo scopo di contenere entro limiti accettabili il peso massimo per asse. La scelta fu per un [[rodiggio]] 1-4-1 che permise, pur con un peso aderente di 64,8 tonnellate, di contenere il peso assiale in 16,5 t. per asse. Il diametro delle ruote motrici ricalcò quello delle già esistenti locomotive veloci per treni viaggiatori e cioè le [[Locomotiva Gruppo 640|locomotive Gruppo 640]] e [[Locomotiva Gruppo 680|Gruppo 680]]; ne risultò una macchina in grado di raggiungere i 100 km/h con una potenza continuativa di circa 1.600 [[HPCavallo (unitàvapore di misura)britannico|HPhp]] alla velocità di 75 chilometri orari. Dieci locomotive del gruppo 746 furono interessate dall'applicazione della distribuzione [[Arturo Caprotti|Caprotti]] e rappresentarono una delle più potenti e imponenti locomotive prodotte in Italia. La loro carriera tuttavia fu abbastanza breve; incalzate dalle elettrificazioni, vennero presto emarginate dalle linee ferroviarie principali e terminarono la loro carriera verso la metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]]. I ricordi di chi le ha condotte serbano la soddisfazione per la prestanza del mezzo unita al ricordo dell'immane fatica dei [[fuochista|fuochisti]] per la ricarica di carbone nel profondo forno.
 
==Caratteristiche tecniche==