Nemesio Orsatti: differenze tra le versioni

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Nel [[1965]] prende parte alla [[IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma|IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.]] Nel [[1966]] assieme a Ervardo Fioravanti, [[Gigi Maini]], [[Marcello Tassini]] e [[Giuseppe Virgili (artista)|Giuseppe Virgili]] partecipa alla Mostra ''Cinque Astisti Ferraresi'' al [[Palazzo dei Diamanti]] di Ferrara. Nel [[1971]] tiene una mostra personale di incisioni alla ''Galleria dell'incisione Venezia Viva'', e a Padova alla ''Stevens Galler, ''mentre nel 1972, a [[Parigi]], aderisce alla collettiva di incisioni alla Biblioteca Nazionale.
 
Espone olii, affreschi e tempere a Milano alla ''Galleria Bolzani'' nel [[1973]] e, nel [[1977]] a [[Genova]], al [[Palazzo Doria]] partecipando, nello stesso anno, alla ''VII Rassegna di pittura e grafica e scultura "''La Cornice d'oro''", ottenendo il secondo premio per il ritratto. Da ogni parte d'Italia crescono consensi e apprezzamenti importanti. Un esempio resta "Le Langhe trapiantate in laguna", dove parte degli artisti presenti in mostra hanno partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. È quindi più che mai suggestivo pensare alle Langhe di [[Giuseppe Cerrina]], [[Eso Peluzzi]], [[Domenico Maria Durante]] trapiantate in Laguna. Lo stesso accadrà, ma con un approccio meno [[autoctono]], meno legato agli imperscrutabili umori di queste terre, Orsatti è a fianco di [[Giovanni Korompay]], [[Francesco Tabusso]], [[Pompilio Mandelli]] e [[Sandro Cherchi]]. Nel [[1970]] infatti dipinge "Le Langhe".
 
Le sue condizioni di salute si aggravano nel [[1982]] e il [[26 gennaio]] [[1988]] muore nella sua città senza che, il [[25 febbraio]] [[1989]], riesca vedere la prestigiosa mostra dedicatagli, al [[Palazzo dei Diamanti]] di [[Ferrara]].