Castello di Acri: differenze tra le versioni

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La città di [[Acri]], fra i vari monumenti storici cittadini, vanta un [[castello]] fondato molto probabilmente in epoca [[Bruzi|bruzia]], e chiamato '''Rocca dei Bruzii'''.
{{C|La voce è priva di fonti, contiene numerosi errori grammaticali e di sintassi ed ha bisogno di essere wikificata|geografia|dicembre 2006|--[[Utente:Madaki|Madaki]] 21:59, 29 dic 2006 (CET)}}
 
La città di Acri,fra i vari monumenti storici cittadini ,vanta un castello per l'esattezza e ciò che ne rimane,fondato molto probabilmente in epoca bruzia ,e chiamato "Rocca dei Bruzii". Situato a controllo del territorio ,a limite del territorio controllato dalla potente Sibari, ai tempi della Magna Grecia. L'ipotesi dell' edificazione Bruzia,sembra ora e del tutto avvalorata, dagli svariati ritrovamenti archeologici datati dall'Eneolito al Bronzo finale, rinvenuti, tutt'intorno al città vecchia di Acri. In seguito fu fortilizio romano, come descritto dallo storico Capalbo, che nel 1890 il renvenimento di una lapide marmoria in lingua latina, con l'iscrizione " XII LEGIO " e inoltre un'altro frammento di lapide con iscritto "Sacellum Dedicatam ad Veneri" e piccole porzoni di mosaico rinvenuti nelle vicinanze del castello, (forse greche?).
== Localizzazione ==
I testi storici fin qui pervenuti ,lo descrivono come "Castel Vetere" e cioè antichissimo.Nel 1190 fu descritto da una prima Platea della diocesi di Bisignano, con annessa la chiesa di "Sante Nicola ante ad Castillum" questa chiesa una volta si trovava nelle mura di cinta del castello ora invece è poco al di fuori, la chiesa da svariati elementi stilistici e stata classificata del X -XI secolo d.C. ,il Pontano nella sua opera, scrive "Acri ,summo in monte posita , rupibus undique ferme cincta," il Barrio scrive "Intus est Acrae oppidum:ab effectutice situm sit,cuius meminit Stefanus Bisantinus.Acrae inquit urbis Iapigiae,altera Italiae dicta Idrusiaem:" Il Marafioti ed il Barrio di nuovo scrivono:"Acra oppidum ab effectu ,Acra enim summitate significat quod in montis vertice situ fit" (Acri fortezza gagliarda ,Acri infatti significa posta in alto,poichè costruita all'apice dun monte"
LaÈ città di Acri,fra i vari monumenti storici cittadini ,vanta un castello per l'esattezza e ciò che ne rimane,fondato molto probabilmente in epoca bruzia ,e chiamato "Rocca dei Bruzii". Situatosituato a controllo del territorio, ,aal limite del territorio controllato dalla potente [[Sibari]], ai tempi della [[Magna Grecia]]. L'ipotesi dell' edificazione Bruzia,sembrabruzia sembra ora e del tutto avvalorata, dagli svariati ritrovamenti archeologici datati dall'Eneolito[[Eneolitico]] al [[Bronzo]] finale, rinvenuti, tutt'intorno al città vecchia di [[Acri]]. In seguito fu fortilizio romano, come descritto dallo storico [[Capalbo,]] che nel 1890 il renvenimento diin una lapide marmoriamarmorea in [[lingua latina]] (rinvenuta nel [[1890]]), con l'iscrizione " XII LEGIO ", eed inoltre un'altro frammento di lapide con iscritto ''"Sacellum Dedicatam ad Veneri"'', e piccole porzoniporzioni di [[mosaico]] rinvenutirinvenute nelle vicinanze del castello, (forseprobabilmente greche?).
La forma del castello in origine era di forma trapezioidale con tre torri, poste nella parte più alta,e la quarta a controllo del ponte elevatoio o della porta a caditoia, posta nel livello più basso delle mura difensive, che cingevano tutta la cittadella del quartiere Pàdia,comprese la chiesa matrice S.Maria Maggiore ,questa chiesa che fino al 1290, dalla Platea del Vescovo Ruffino da Bisignano, veniva descritta come "Sancta Mariae de Padiae" nella chiesa Matrice sono state rinvenute durante dei recenti lavori di restauro, tracce di un tempio paleocristiano.
 
Le mura di cintadel castello, hanno un diametro di circa due metri, nella parte più alta,del perimetro, ma le mura del livello inferiore, erano descritte del diametro di circa quattro metri, era visibile fino ai primi del 1900, la cisterna per approvigionarsi dell'acqua in caso di assedio, posta a nord della torre esistente,la cisterna alta circa due piani cioe sei metri daltezza e larga venti.Nel 1999 furono rinvenute nelle mura del castello parecchie monete di origine greche ,tra cui alcune di Sibari e altre di Thurio e una sola di Crotone, ora inpossesso della Soprintendenza Archeologica della Sibaritide.
== Fonti ==
Bibliografia essenziale:
I testi storici fin qui pervenuti lo descrivono come "Castel Vetere", ossia molto antico. Nel [[1190]] fu descritto da una prima Platea della diocesi di [[Bisignano]], con annessa la chiesa di Sante Nicola ante ad Castillum: questa chiesa una volta si trovava nelle mura di cinta del castello, mentre ora è invece poco al di fuori. La chiesa possiede svariati elementi stilistici ed è stata classificata al [[X secolo|X]] - [[XI secolo]] d.C.
Fondazione Vincenzo Padula "Paesaggi e Memorie 2001 Cosenza.
 
Rosario Curia "Bisignano ,nella storia del Mezzogiorno" ediz Pellegrini 1985.
I testi storici fin qui pervenuti ,lo descrivono come "Castel Vetere" e cioè antichissimo.Nel 1190 fu descritto da una prima Platea della diocesi di Bisignano, con annessa la chiesa di "Sante Nicola ante ad Castillum" questa chiesa una volta si trovava nelle mura di cinta del castello ora invece è poco al di fuori, la chiesa da svariati elementi stilistici e stata classificata del X -XI secolo d.C. ,ilIl [[Pontano]] nella sua opera, scrive che "Acri , summo in monte posita , rupibus undique ferme cincta,", mentre il [[Barrio]] scrive "Intus est Acrae oppidum: ab effectutice situm sit, cuius meminit Stefanus Bisantinus. Acrae inquit urbis Iapigiae, altera Italiae dicta Idrusiaem:". Il [[Marafioti]] ed il [[Barrio]] di nuovo scrivono: "Acra oppidum ab effectu , Acra enim summitate significat quod in montis vertice situ fit" (tradotto: "Acri fortezza gagliarda , Acri infatti significa posta in alto,poichè poiché costruita all'apice dundi un monte").
Regione Calabria " ACRI" edizione Ts 2000.
 
Fra Macario Gambini da Mangone "Vita del Gran Servo di Dio P,Angiolo d'Acri" Napoli 1773.
== Struttura ==
Capalbo "Memorie Storiche" "Acri" Napoli S.Maria Capua V. ediz La Fiaccola 1924.
La forma del castello in origine era di forma trapezioidaletrapezoidale con tre torri, poste nella parte più alta, e la quarta a controllo del ponte elevatoiolevatoio o della porta a caditoia, posta nel livello più basso delle mura difensive, che cingevano tutta la cittadella del quartiere Pàdia,comprese compresa la chiesa matrice S.Santa Maria Maggiore. ,questaNella chiesa, che fino al [[1290,]] dalla Platea del Vescovovescovo Ruffino da Bisignano, veniva descritta come "Sancta Mariae de Padiae" nella chiesa Matrice, sono state rinvenute durante deialcuni recenti lavori di restauro, tracce di un tempio paleocristiano.
Vincenzo Padula "Protogea o l'Europa Preistorica " Napoli 1871.
 
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Le mura di cintadelcinta del castello, hanno un diametro di circa due metri, nella parte più alta, del perimetro, mamentre le mura del livello inferiore, erano descritte delaventi un diametro di circa quattro metri, era. visibileVisibile fino ai primi del [[1900]], la cisterna per approvigionarsil'approviggionamento dell'acqua in caso di assedio, era posta a nord della torre esistente,la: cisternaera alta circa due piani cioe(cioé sei metri daltezzadi altezza) e larga venti.Nel 1999 furono rinvenute nelle mura del castello parecchie monete di origine greche ,tra cui alcune di Sibari e altre di Thurio e una sola di Crotone, ora inpossesso della Soprintendenza Archeologica della Sibaritide.
 
Nel [[1999]] furono rinvenute nelle mura del castello parecchie monete di origine greca, tra cui alcune di [[Sibari]], altre di [[Thurio]], ed una sola di [[Crotone]], ora in possesso della Soprintendenza Archeologica della Sibaritide.
 
== Bibliografia essenziale:==
*Fondazione Vincenzo Padula, "''Paesaggi e Memorie'', 2001, Cosenza.
*Rosario Curia, "''Bisignano ,nella storia del Mezzogiorno"'', ediz1985, Pellegrini 1985.
*Regione Calabria, "''Acri'', ACRI" edizione2000, Ts 2000.
*Fra' Macario Gambini da Mangone, "''Vita del Gran Servo di Dio P,. Angiolo d'Acri" Napoli'', 1773., Napoli
*Capalbo, "''Memorie Storiche". "Acri"'', Napoli1924, Santa S.Maria Capua V. edizVetere, La Fiaccola 1924.
*Vincenzo Padula, "''Protogea o l'Europa Preistorica'', "1871, Napoli 1871.