Linee di Nazca: differenze tra le versioni
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Le '''Linee di Nazca''' sono dei [[Geoglifo|geoglifi]], linee tracciate sul terreno, del deserto di [[Nazca]], un altopiano arido che si estende per una cinquantina di chilometri tra le città di Nazca e di Palpa, nel [[Perù]] meridionale. Le oltre 13.000 linee vanno a formare più di 800 disegni, che includono i profili stilizzati di animali comuni nell'area (la balena, il papagallo, la lucertola lunga piu' di 180 metri, il colibrì, il condor e l'enorme ragno lungo circa 45 metri). Essi furono tracciati durante il la fioritura della [[Civiltà Nazca]], tra il [[300 a.C.]] ed il [[500|500 d.C.]].
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Le Linee sono state avviste con chiarezza, solo dall'avvento dei voli di linea sull'area, casualmente, nel [[1927]] da [[Toribio Mija]]; quindi furono studiate, nel [[1939]], da [[Paul Kosok]], un archeologo americano; ma solamente dal [[1946]], la tedesca [[Maria Reiche]], diede un importante contributo di studi sul loro significato.
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[[Phyllis Pitluga]], una ricercatrice dell'[[Alder Planetarium]] di [[Chicago]] scoprì, studiando il rapporto tra le linee e l'[[astronomia]], che il ragno gigante rappresentava la [[costellazione]] di [[Orione]], mentre le linee rette circostanti rappresentavano le tre [[stelle]] della [[cintura di Orione]]. Lo zoologo [[Tony Morrison]] studiò le linee con [[Gerald Hawkins]]; nel suo libro del [[1978]] ''Pathways to the Gods'', riporta una citazione del magistrato spagnolo [[Luis de Monzon]] che, nel [[1586]], parlava delle pietre e delle antiche strade vicino a Nazca: <br>
''I vecchi indiani dicono (...) di possedere la conoscenza dei loro antenati e che, molto anticamente, cioè prima del regno degli Incas, giunse un altro popolo chiamato Viracocha; non erano numerosi, furono seguiti dagli indios che vennero su loro consiglio e adesso gli Indios dicono che essi dovevano essere dei santi. Essi costruirono per loro i sentieri che vediamo oggi.''<br>
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