Funivia Merano-Avelengo: differenze tra le versioni

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Queste soluzioni riducevano molto il costo di costruzione delle funivie, rendendo possibile la creazione di impianti a servizio di piccoli centri. Inoltre il passaggio dell'[[Alto Adige]] all'[[Italia]] aveva abrogato le vecchie normative austroungariche che impedivano l'utilizzo di queste soluzioni.
 
La costruzione iniziò e il [[30 ottobre]] [[1923]] la funivia fu inaugurata. Grazie alle soluzioni tecniche di Zuegg, essa divenne ben presto una funivia modello, innovativa rispetto alle altre dell'epoca. Inizialmente queste novità non furono accettate di buon grado dalle autorità italiane che nel [[1924]] bloccarono il servizio della funivia per motivi di sicurezza. Zuegg riuscì però a dimostrare davanti a una commissione statale l'infondatezza delle critiche rivoltegli e dopo qualche piccolo lavoro di sistemazione il servizio riprese. Questa vittoria e l'efficienza ed economicità dimostrata dalla funivia, convinse la società tedesca Bleichert & Co. a stringere un accordo con Zuegg per l'utilizzo delle sue soluzioni nei propri impianti. Nacque così il sistema “Bleichert-Zuegg” usato nel 75 per cento degli impianti dell'epoca.
 
Nel [[1956]] le cabine furono sostituite da altre più moderne e di color rosso.
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== Collegamenti Esterni ==
*[http://www.funivie.org/funigallery/thumbnails.php?album=48 Collezione Strapazzon: galleria di immagini con foto d'epoca della funivia Merano-Avelengo]
*{{de}} [http://dza.tessmann.it/tessmannPortal/Zeitungsarchiv/Seite/Zeitung/7/1/31.10.1923/53140/5 Articolo sull'apertura della Funivia]. In: ''Der Burggräfler'', 31 ottobre 1923, pagina 5.
 
{{Portale|Alto Adige|trasporti}}