Robert Lefèvre: differenze tra le versioni

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Già nel [[1791]] espose al ''Salon'' il quadro "La dama in velluto nero" che fu il punto di partenza della sua carriera.
 
In seguito, i ritratti di [[Napoleone I]], di [[Giuseppina di Beauharnais]], della madre di Bonaparte [[Maria Letizia Ramolino]], dei pittori [[Pierre-Narcisse Guérin]] e [[Carle Vernet]], nonché del Papa [[Papa Pio VII]], lo portarono al successo e fecero di lui uno dei grandi ritrattisti dell'ambiente imperiale. Il ritratto di [[Maria Luisa d'Austria]], seconda moglie di Napoleone I (e, in seguito alla sua abdicazione, Duchessa di Parma col nome di Maria Luigia), mise il sigillo definitivo alla sua fama.<br />
Quando tornò al potere la dinastia dei [[Borbone]], Lefèvre fece il ritratto di [[Luigi XVIII]] per la Camera dei Pari e per questo ricevette la croce della [[Legion d'Onore]] con il titolo di Primo pittore del re. Quest'ultima onorificenza non durò a lungo poiché fu annullata in occasione della [[Rivoluzione di Luglio]].