Rod Laver: differenze tra le versioni
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== Caratteristiche tecniche e atletiche ==
Sebbene dotato di un fisico non imponente, e fosse alto un metro e 72 centimetri, Laver sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimo [[serve & volley]], oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo sia nei fondamentali sia nei passanti, nelle smorzate, nelle "volée". Come commentò [[Dan Maskell]] Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del [[Tennis#
Da dilettante Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppio Grande Slam, Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinque [[Set (sport)|set]], che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo ".
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=== Da professionista ===
[[File:Rod Laver.jpg|right|thumb|250px|Statua raffigurante Rod Laver fuori della [[Rod Laver Arena]] di [[Melbourne]]]]
Laver divenne un giocatore professionista dopo aver completato il Grande Slam del 1962. In poco tempo si inserì tra i giocatori più forti della categoria, deliziando il pubblico con i suoi duelli contro giocatori quali [[Pancho Gonzales]] e [[Ken Rosewall]]. Nei sette anni successivi Laver vinse cinque volte gli [[U.S. Pro Championships]], di cui quattro consecutivi nel [[1966]]-[[1969]].
Nella prima metà del [[1963]], Laver fu sconfitto pesantemente sia da Rosewall sia da [[Hoad]]. Hoad vinse infatti i suoi primi 8 incontri contro Laver, Rosewall 11 sui primi 13. Alla fine dell'anno comunque, grazie a quattro titoli conquistati, Laver era il No.2 tra i professionisti, a pari merito con Hoad e dietro Rosewall. Nel [[1964]] vinse, come Rosewall, ben sette tornei importanti, oltre a quattro eventi minori, ma contro quest'ultimo aveva uno score di 12-3 nei testa a testa, oltre al fatto di aver conquistato i due titoli più importanti, gli [[US Open (tennis)|U.S. Pro]], contro Gonzales, e i [[Wembley Pro Championships]] proprio contro Rosewall, cosa che segnava il cambiamento di posizione ai vertici del tennis mondiale. Nel [[1965]] Laver divenne ufficialmente il No. 1 al mondo tra i professionisti, grazie a 15 titoli vinti e con una serie di 13 vittorie su 18 nei match che lo contrapponevano a Roswell. Da registrare il fatto che in ben 10 delle finali di quell'anno incontrò il sempre temibile Gonzales, perdendo solo due volte. Nel [[1966]] vinse quindici tornei, di cui dieci assai importanti, compresi sempre US Pro e Wembley. Nel [[1967]] stabilì il primato di 18 titoli, inclusi Wimbledon Pro, US Pro, Wembley Pro e [[Open di Francia|French Pro]], che gli permise di aggiungere al suo palmarès l'ultimo dei titoli Pro più importanti. Il torneo del [[1967]] a Wimbledon, sul [[Centre Court|Campo Centrale]], fu l'unico torneo Pro mai tenutosi su quell'erba e preparò la successiva apertura in questo senso. Per la cronaca la finale fu Laver contro Rosewall, 6-2, 6-2, 12-10.
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== Dopo il ritiro ==
Nel luglio [[1998]], Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dalla [[ESPN]] per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
Nel [[2000]], il campo centrale del [[Melbourne Park]], che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominato [[Rod Laver Arena]] in suo onore.
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