Controriforma: differenze tra le versioni

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== Il periodo nero ==
 
Il regnopontificato di [[papa Paolo IV]] ([[1555]]–[[1559]]), al secolo Gian Pietro Carafa, che si ritiene sia il primo dei papi della Controriforma per la sua risoluta determinazione a eliminare il [[Protestantesimo]], segna questi sforzi verso una restaurazione, anche in chiave violenta, cattolica. Due delle sue strategie-chiave furono l'[[Inquisizione]] e la [[Indice dei libri proibiti|censura dei libri proibiti]]. In questo senso, i suoi sforzi aggressivi e autocratici di restaurazione rispecchiarono in parte le strategie dei primi movimenti di riforma, specialmente da un punto di vista legalista e di osservanza: roghi degli eretici e autoritario rilievo dato alla [[diritto canonico|legge canonica]]. Tutto ciò rispecchiò anche il rapido passo verso l'[[assolutismo]] che caratterizzò il XVI secolo.
 
Mentre si può sostenere che l'approccio aggressivo e autoritario fu dannoso per l'esperienza religiosa personale, una nuova onda di riforme e ordini trasmisero un aspetto fortemente devozionale. La pratica devozionale, e una certa dose di misticismo sovversivo, avrebbe portato ad una forte chiusura negli individui dell'esperienza religiosa, specialmente attraverso la meditazione come la recita del [[Rosario]]. L'aspetto devozionale della Controriforma combinò due strategie della restaurazione cattolica. Prima di tutto l'importanza di Dio come inconoscibile sovrano assoluto–un Dio da temere–coincideva bene con l'assolutismo aggressivo della Chiesa di Paolo IV. Ma costruì anche nuove strade, da un punto di vista fortemente emozionale e psicologico, verso la pietà popolare e l'esperienza religiosa di massa.